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TAXI O UBER

TAXI O UBER? LA RIVOLUZIONE È SOLO ALL’INIZIO
L’ultimo caso in Europa si è verificato in Spagna: Uber lascia la penisola iberica. Così la
popolare app di car pooling che consente di “chiamare” un’auto con conducente semplicemente
utilizzando il proprio smartphone, perde un’altra battaglia fatta di ricorsi e carte bollate. Lo scorso
9 dicembre il tribunale mercantile di Madrid ha dichiarato illegittima l’applicazione, la sentenza
ha accolto il ricorso presentato dall’Associazione madrilena di Taxi ordinando “l’interruzione in
tutto il territorio nazionale del servizio di trasporto”.
Nei mesi scorsi Milano – e altre città europee – sono state teatro di accese manifestazioni contro
Uber, considerato dalla lobby dei tassisti solo l’ennesimo galeone pirata sbarcato da Internet per
gettare scompiglio nel mercato con l’etichetta di finta innovazione.
In Italia, più che altrove, le leggi e la politica sono apparsi inadeguati a governare un fenomeno
figlio del progresso che ha fatto guadagnate all’app fette di mercato nel trasporto cittadino delle
grandi città. Concorrenza sleale secondo i tassisti, categoria ancorata al mondo delle licenze, delle
autorizzazioni, dei turni bloccati. Un “arrotondamento” secondo gli operatori Uber, nuova classe
che fa della duttilità e della praticità la propria bandiera.
Intanto, nell’incertezza normativa spesso si legge di squadre di vigili urbani sguinzagliati nelle città
italiane a multare i «driver» targati Uber, talvolta su segnalazione degli stessi tassisti.
Al di là delle battaglie legali, a breve qualcosa potrebbe cambiare.
La Commissione Europea ha annunciato che “Smartaxi“, un’applicazione nata da
una startup finanziata con fondi comunitari, è appena sbarcata in alcune città europee promettendo
di cambiare la vita dei tassisti, l’app farebbe condividere una serie di informazioni “strategiche” che
gli consentiranno di essere sempre al posto giusto, al momento giusto, risparmiando lunghe file o
inutili attese.
Non basta, nei mesi scorsi, l’Unione Radiotaxi d’Italia – a lungo tra i principali oppositori di Uber
– ha annunciato il lancio di It Taxi, un’app che permetterà agli utenti di prenotare un taxi
semplicemente cliccando su una mappa - proprio come si fa con le auto Uber - e di pagare persino
via Pay Pal. Una app dove clienti e tassisti si incontrano più facilmente.
Il vecchio “radio taxi” sembra appartenere oramai a un’altra epoca, la tecnologia sta rivoluzionando
il servizio, e siamo solo all’inizio.
Responsabile sportello Ambiente Codacons Campania
Avv. Pierluigi Morena