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AVVISI DI ACCERTAMENTO TARSU DICHIARAZIONE INFEDELE

Avvisi di accertamento Tarsu: dichiarazione infedele
Da qualche settimana i cittadini salernitani stanno ricevendo, da parte del
comune avvisi di accertamento per dichiarazione infedele relativa alla tassa sui
rifiuti solidi urbani.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
La dichiarazione Tarsu (ovvero la dichiarazione circa i mq sui quali l’ente
comune calcola quanto dovuto ) è annuale nel senso che successivamente alla
dichiarazione originaria, i cittadini ogni anno dovrebbero comunicare al
comune eventuali variazioni.
L’omessa dichiarazione, pertanto, al pari della dichiarazione infedel\ e viene
sanzionata, per legge, non solo per il primo anno di omissione o infedeltà ma
anche per tutti quelli successivi.
Fin qui la legge.
Il comune di Salerno, però, sta andando oltre, ovvero sta inviando avvisi di
accertamento anche per l’anno 2008, nonostante per tale annualità si sia
prescritto il diritto da parte del comune ad esigere tali somme.
Ed invero la Legge 296/2006 all’art.1 (comma 161), prescrive che “A partire
dal 1° gennaio 2007 gli avvisi di accertamento in rettifica e d’ufficio devono
essere notificati, a pena di decadenza entro il 31 dicembre del quinto anno
successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento avrebbero do\ vuto
essere effettuati”.
Per l’anno di imposta 2008 si è dunque prescritto, il diritto del comune ad
esigere tali pagamenti.
La prescrizione va però eccepita attraverso l’impugnazione dell’avviso alla
Commissione Tributaria; tale ricorso ha un costo che il più delle volte è
superiore a quello da corrispondere al comune anche perché, se il
contribuente aderisce all’accertamento entro 60 giorni rinunciando a
presentare ricorso alla Commissione Tributaria, la sanzione è ridotta di un
terzo.
Il cittadino, dunque, di fronte a tale scelta, ovvero corrispondere un terzo della
sanzione o fare ricorso sceglie, come è ovvio, la prima strada.
Il Codacons ha diffidato il comune di Salerno dall’inviare avvisi di \
accertamento per sanzioni prescritte, poiché, considerando che si tratta quasi
di una scelta obbligata il contribuente sceglie il male minore ovvero
corrisponde al comune somme che l’ente non dovrebbe esigere.
Lo Statuto del contribuente stabilisce, infatti, che i rapporti tra
amministrazione finanziaria (in questo caso comune di Salerno) e contribuenti
devono essere improntati secondo buona fede e non pare che il comune di
Salerno si stia comportando in buona fede, anzi, esige somme prescritte anche
se di importo minimo solo perché al cittadino/contribuente non è conveniente
fare ricorso
Nell’attesa che il comune ci dia una risposta, invitiamo, quindi tutti coloro che
avessero ricevuto tali avvisi quanto meno a giocare la carta dell’autotutela
comunicando al comune che l’imposta 2008 non è dovuta ed esigendo dallo
stesso l’annullamento dell’avviso.
Tale comunicazione non interrompe, però, i termini per il ricorso alla
commissione tributaria (60 giorni) che poi sono anche quelli per l’adesione
volontaria.
Avv. Maria Cristina Rizzo
Ufficio Legale Regionale Codacons Campania