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IL COLORE CORRETTO
Il colore corretto per tinteggiare le pareti o duplicare le fotografie senza alterarne il colore originale
IL COLORE CORRETTO per TINTEGGIARE le pareti
o DUPLICARE LE FOTOGRAFIE senza alterarne il colore originale
Quanti di voi si sono rivolti almeno una volta ad uno dei seguenti negozi:
Ferramenta, carrozzeria, materiale elettrico, fotografo, tipografo e prodotti informatici?
Immagino un po’ tutti almeno una volta!
Ma cosa hanno in comune queste tipologie d’attività?
Per quanto possa sembrarvi strano: “Il Colore”!
Quindi possiamo rivolgerci:
- Ad un ferramenta per chiedere un barattolo di pittura per imbiancare o tinteggiare una stanza o
qualsiasi altro oggetto
- Ad una carrozzeria per chiedere un ritocco all’auto strisciata
- Ad un negozio di materiale elettrico per acquistare lampadine
- Ad un fotografo per stampare o duplicare le nostre foto
- Ad un tipografo per stampare volantini o gigantografie d’immagini
- Ad un negozio di prodotti informatici per acquistare un monitor di buona qualità
La sorpresa spiacevole è che il colore non corrisponde alle vostre aspettative per non parlare dei chiaro-
scuri che anziché essere neutri, tendono addirittura ad un colore!
Quando ci rivolgiamo ad un ferramenta o ad una carrozzeria si fa rifermento sempre ad uno strumento
chiamato “Tintometro” che in realtà è un “Colorimetro/Spettrofotometro” che viene impiegato per
leggere il colore originale che il cliente vuole riprodurre.
Purtroppo il personale che fa uso di queste strumentazioni dovrebbe aver ricevuto una formazione
adeguata affinché sappia garantire la riproducibilità di un dato colore o quanto meno un suo avvicinamento
secondo “le percezioni umane”.
Passando al mondo della fotografia i problemi sono simili, perché per visionare il colore abbiamo bisogno di
illuminare correttamente gli oggetti attraverso un buon sistema di illuminazione, basato su lampade che
avremo acquistato presso un negozio di materiale elettrico con la speranza che la sua resa cromatica sia
90%, ma per quanto riguarda la scelta delle lampade abbiamo fatto una trattazione adeguata nel mese di
giugno e rimando a tale data per approfondimenti.
Tornando all’argomento fotografia, se provate ad accostare a monitor le foto che vi hanno appena
stampato per un confronto, rimarrete delusi dalla grande differenza che noterete, lo stesso dicasi per i
volantini della tipografia!
Immaginate di guardare la foto di un soggetto o di un dipinto, ma l’esempio vale per qualsiasi oggetto.
Se il soggetto è una persona che conoscete bene, indubbiamente lo riconoscerete dai suoi tratti somatici,
ma se lo guarderete con attenzione vi accorgerete che il suo colorito in molte occasioni non corrisponderà a
quello reale, stesso dicasi per un la foto di un dipinto raffigurante la natura.
Per non parlare di quante volte abbiamo visto sullo schermo del nostro televisore o monitor immagini o
filmati che avevano colori troppo vivaci o toni di grigio troppo scuri costringendoci a valutazioni grossolane
della regolazione dei colori, della luminosità e del contrasto senza peraltro risultati soddisfacenti!
Ma di chi è la colpa?
Sicuramente di chi fornisce beni e servizi senza essere attrezzato per garantire la corrispondenza
dei colori (Color Matching) ed allo stesso tempo della cattiva informazione offerta al consumatore sulle
caratteristiche cromatiche del dispositivo che si va ad acquistare!
Individuate le responsabilità di chi offre un servizio non adeguato e di chi non sa nemmeno cosa chiedere,
la domanda viene spontanea: Cosa fare?
Per valutare i colori correttamente si devono creare tutte quelle condizioni necessarie affinché
il colore sia visionato su un dispositivo in grado di rappresentare il colore che si visiona senza introdurre apprezzabili cambiamenti, ma al tempo stesso è importante che la sala debba essere illuminata con luci
adeguate che non alterino il colore; ma cominciamo con ordine.
Prima di tutto se vi rivolgete ad un ferramenta o ad una carrozzeria pretendete di ricevere lo stesso codice
di colore in vostro possesso, se ne avete uno, se invece il colore dovrà essere valutato per via ottica,
pretendete che venga acquisito mediante un colorimetro/spettrofotometro e se possibile che vi venga
fornito l’equivalente o il colore prossimo al “RAL” o “PANTONE”, così in futuro sarete in possesso di un
valore numerico associato al vostro colore preferito usando tabelle standard e non proprietarie!
Non valutate mai i colori basandovi solo sull’esperienza visiva perché commetterete un errore e diffidate
da chi vi dice: “sono anni che visioniamo colori”, perché è risaputo che l’uomo distingue bene le tonalità
di grigio ma non “l’adiacenza dei colori” (colori simili ma diversi)!
Per essere più chiaro immaginate di andare da qualcuno per farvi dare un colore che sia più chiaro o più
scuro rispetto a quello in Vs. possesso, senza strumenti il venditore vi darà tutt’altro.
Se vi rivolgete ad un fotografo o ad una tipografia, chiedete il confronto visivo delle stampe con
un monitor adeguato, vedrete che sono pochissimi i venditori ad avere un monitor calibrato che sia
in grado di mostrare una quantità di colori che si avvicini allo spazio colore ADOBE1998!
Se invece vi reputate di essere utenti più esperti chiedete il “profilo ICC” di calibrazione della macchina
da stampa così potrete effettuare un “Soft proofing”, in sostanza potrete simulare a schermo la vostra
stampa su carta od altro; si raccomanda un monitor certificato con spazio colore minimo di “s-RGB” o
meglio “Adobe 1998”.
Tenete presente che monitor e stampanti necessitano di calibrazione frequenti.
Qualora non venga offerto un servizio alla regola dell’arte potete far valere i Vs. diritti contattando
il “Codacons Campania Sportello Tecnologico” che oltre all`esperienza decennale in materia di tecnologia,
mette a disposizione dei propri iscritti un espertissimo ufficio legale.
Donato Pace * responsabile Sportello tecnologico Codacons Campania