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Autore/i: Ing. Donato Pace Tag: Tecnologia
ELETTRODOMESTICI GUASTI
DECODER TV ED ELETTRODOMESTICI GUASTI PERCHÉ COSTRUITI PER ROMPERSI?Sono trascorsi cinque anni da quando abbiamo trattato questo problema in TV in merito al digitale
terrestre o agli elettrodomestici difettosi, eppure i furbetti continuano ad operare indisturbati a discapito
delle tasche degli italiani ed anche dell’Europa!
Quando parliamo di elettrodomestici ovviamente non facciamo riferimento solo a quelli classici
che per decenni hanno accompagnato intere famiglie tipo: aspirapolveri, cucina elettrica, forno scalda
vivande, TV… ma anche le naturali evoluzioni in sistemi più complessi come: la domotica, il digitale
terrestre, smart TV, il computer e tanti altri apparati elettronici interconnessi tra loro.
Ci sono diversi dispositivi che smettono di funzionare dopo alcuni mesi dall’acquisto o ancor peggio
in prossimità dei termini di garanzia, le motivazione di questi guasti si rincorrono da anni
in un balletto
che stranamente trova condivisione tra gli utenti : “Sarà colpa di un fulmine”? “Di un guasto elettrico nel
circuito”? “Della superficialità di chi costruisce”? “E’ stato urtato”? O forse perché nell’epoca
del consumismo bisogna rompere per poi ricomprare a cadenza di tempo?
Bisogna essere un po’ scettici e fare a meno degli usuali porta fortuna scaramantici,
per capire che una spiegazione razionale è proprio sotto il coperchio e sono gli stessi componenti difettosi
a parlare ed a raccontarci la loro storia!
Ogni componenti in linea di massima è costruito per sopportare un certo numero di sollecitazioni prima
di iniziare la discesa che lo porterà al suo malfunzionamento con conseguente rottura, anche se la speranza
di tutti i consumatori è che sia il più lontano possibile dalla data d’acquisto.
Veniamo al punto.
Quando un componente che va dal semplice filo elettrico fino ai più complessi circuiti elettronici è parte
di una rete in cui il suo ruolo è interconnesso con altri, il suo deteriorarsi potrebbe non solo far smettere
di funzionare per esempio il nostro digitale terrestre ma potrebbe danneggiare altri componenti
nelle immediate vicinanze sia interni all’apparato stesso quanto all’esterno con conseguenti aumenti dei
costi generali di riparazione.
Per esempio se una scatoletta esterna di un digitale terrestre è connessa ad un televisore quest’ultimo a
seguito di un deterioramento del primo potrebbe rischiare un danneggiamento.
Compreso che un componente che si danneggia fa male non solo a se stesso ma anche all’economia di chi è
costretto a ripararlo, resta da definire perché accadano questi guasti avendo scartato le fatalità!
Abbiamo ricevuto tante segnalazioni provenienti da varie regioni italiane in merito a prodotti tecnologici
acquistati che smettevano di funzionare, dove è stato possibile analizzare il prodotto, abbiamo constatato
che il difetto in tantissimi casi è confinato nella zona dell’alimentazione ed in particolare nella zona di
stabilizzazione e di filtraggio.
Per capirci meglio nel tratto di zona che va dal filo da cui proviene l’energia elettrica ai primi componenti
sul circuito stampato responsabili della linea di filtraggio e stabilizzazione della tensione.
Il componente principe che è soggetto a rottura è il condensatore a cui si aggiungono eventuali circuiti
di contorno sollecitati da correnti e conseguenti surriscaldamenti!
Eppure nel 2016 siamo arrivati su Marte e non sappiamo costruire componenti resistenti? Certo che sì
ma se all’interno degli elettrodomestici inseriamo componenti scadenti o ancor peggio non idonei
alla funzione per cui sono stati impiegati, allora gli arcani misteri diventano comprensibili a tutti e cioè
è una questione economica!
Abbiamo deciso di aprire diversi decoder digitale terrestre per capire le ragioni che lo avevano fatto
danneggiare.
Nella foto allegata troverete uno dei guasti più diffusi, infatti si vede un condensatore che si è ingrossato
aprendosi in testa, fenomeno che si verifica in presenza di componenti scadenti o non idonei o quando
trascorrono decenni!
Escludendo l’ipotesi dei dieci anni, il problema è il condensatore installato che non è adatto all’interno
di alimentazioni switching(a commutazione), sarebbero gli alimentari moderni che hanno consentito il rimpicciolimento delle loro dimensioni rispetto a quelli di una volta(lineari) che si presentavano ben più
ingombranti e pesanti. Ma la tecnologia che è andata avanti ha previsto criteri di progettazione ben precisi!
I condensatori all’interno di tali circuiti devono avere nel loro caratteristiche ESR molto bassi
per impedire i
problemi di riscaldamento e tale componente non li ha!
Il consumatore non sempre ha la capacità di difendersi da solo ed allora cosa fare?
Se vi trovate costretti a rivolgervi ad un centro assistenza fatevi mettere per iscritto il guasto accompagnato
da una fotografia ravvicinata della scheda e del particolare relativo al componente difettoso ed inviatela a
codacons.campania@gmail.com
e qualora vi siano anche segni di surriscaldamento aggiungeteli alla
descrizione perché lo “Sportello Tecnologico Codacons” ha creato un database in cui farà fluire tutti i
prodotti difettosi divisi per marca, modello, tipo, azienda costruttrice ed importatore italiano oltre alla
tipologia di difetto; grazie all’impegno di tutti potremmo farvi risarcire dei danni ed eventualmente
rimuovere dal mercato nazionale tutti i prodotti truffaldini consentendo a tante aziende italiane serie di
dare occupazione attraverso una politica professionale e di qualità che nel nostro paese è presente ma
molto velata.
Donato Pace responsabile “Sportello Tecnologico Codacons”