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COMPUTER CHASSIS SOTTILI E SURRISCALDAMENTI

COMPUTER CHASSIS SOTTILI E SURRISCALDAMENTI
( 1 PARTE )
Per chi avesse iniziato a leggere da poco i nostri articoli tecnici è bene sapere che il nostro sportello da anni
cerca di fare chiarezza sul contenuto dei prodotti tecnologici, consigliando come districarsi nell’acquisto
o come valutare quello che è stato già acquistato, senza prediligere alcuna marca, piuttosto cercando
di stabilire la qualità di un prodotto basandosi sul contenuto e non sul contenitore.
Nessuno vi regalerà mai niente anche se le “occasioni” esistono per davvero!
Veniamo al punto, i computer che conosciamo potremmo distinguerli in varie famiglie, ma per comodità
ci limiteremo solo a due grandi categorie, quella dei modelli ingombranti da scrivania detti “fissi” e quelli
mobili che chiameremo “notebook o portatili”.
In entrambi i casi a fronte delle precisazioni già fatte in articoli precedenti sul come effettuare la scelta di:
“memoria”, “hard disk” ed alimentatore, rimane il problema che saranno installati all’interno di
un contenitore (chassis) ed essendo componenti elettrici ed elettronici attraversati dalla corrente, questi
saranno soggetti a riscaldamento e pertanto è cura di chi li ha costruiti o assemblati aver adottato tutte
quelle precauzioni necessarie… ma qui viene il bello!
Abbiamo analizzato computer di vari costruttori distinguendo modelli di dimensioni contenute e modelli
spaziosi e robusti ed abbiamo trovato problemi comuni. Sia per i computer “fissi” che per i “notebook”
possiamo dirvi che è auspicabile la scelta di uno chassis robusto o per meglio dire costituito da lamiera o
plastica di spessore adeguato, oppure se costituito da materiali sottili, questi dovranno avere
caratteristiche chimico-fisiche che li rendano resistenti alla flessione in modo particolare in quei punti dove
lo sforzo potrebbe causare crepe o deformazioni che renderanno i componenti interni ed esterni
inutilizzabili.
Facciamo qualche esempio per consentire a tutti voi di comprendere meglio il problema.
Partiamo dal computer “fisso” che tipicamente assume la forma di una torretta più o meno sviluppata
verticalmente ed in taluni casi anche orizzontalmente per coloro che lo utilizzano sopra la scrivania
poggiandoci sopra il monitor.
All’interno di queste torrette accessibili attraverso coperchi laterali, sarà possibile accedere ai componenti
interni tra cui il più importante è la “motherboard” (detta piastra madre), su cui potrebbe essere connessa
perpendicolarmente la “scheda video”; partendo da questo scenario dovete immaginare che le due schede
sono connesse tra loro su un solo lato attraverso uno zoccolo mentre dall’altro c’è lo chassis che dovrebbe
mantenerle rigide attraverso alcune viti per evitare flessioni o deformazioni, ma ciò è vero soltanto se la
struttura e sufficientemente rigida!
Cosa accadrà se a causa di uno chassis con lamiera sottile una della due parti cominciasse a flettersi perché
non tenuta a contatto con l’altra rigidamente garantendo la giusta interconnessione elettrica?
Cominceranno a piegarsi sia la scheda grafica che la motherboard e le conseguenze vanno dal semplice
spegnimento del computer fino ad una serie di problemi intermittenti dovuti a falsi contatti che
determineranno blocchi del sistema operativo, surriscaldamento ed extra tensioni che danneggeranno la
scheda con il rischio di perdere la garanzia, per non parlare di eventuali fratture a causa della flessione della
“scheda video” e della “motherboard”!
Nel mondo dei computer portatili accadono problemi analoghi, per esempio è il caso delle cerniere che
consentono di aprire e chiudere il coperchio che funge anche da monitor, in questo caso la cerniera esercita
una pressione molto forte nella plastica dove è avvitata e se quest’ultima fosse troppo sottile o non
sufficientemente rinforzata rischiate di trovarvi con lo schermo fratturato e sganciato dalla base dove
risiede la tastiera. Il difetto peraltro è facile da identificare perché comincia on un click dovuto alla cerniera
che anziché essere fissa comincia a ballare ed urtare in avanti ed indietro causando la ben nota frattura!
Per raffreddare un computer “fisso” o “notebook” bisogna immettere ed estrarre aria per consentire un
flusso atto ad estrarre calore, per far ciò è necessaria almeno una ventola, per non parlare del dissipatore
ed una pasta termo conduttiva per lo scambio. In realtà però ci sono due produttori che hanno sviluppato una soluzione senza ventole, in questi casi però la dissipazione avviene attraverso l’intero chassis e
potrebbe essere fastidioso nel periodo estivo.
Quindi ricapitolando, per un computer “fisso”, accertatevi che lo chassis sia robusto e che non si fletta
troppo facilmente alla pressione nei punti dove andrete a fare leva e che non si flettano nemmeno le vostre
schede elettroniche, che sia ben arieggiato con ventilazione forzata e che la sua temperatura a pieno carico
di lavoro rimanga confinata per la CPU (processore) entro i 55° e per la motherboard entro i 40° se la
temperature esterna è entro i 25° (caso invernale), mentre nel caso estivo la situazione è ben diversa e
dipende dalla temperatura ambiente ma comunque sarebbe auspicabile non superare i 60° per la CPU e 45°
per la motherboard; mentre per un computer “notebook”, accertatevi che nei punti soggetti a trazione
quali le cerniere vi siano i dovuti rinforzi o sia ben specificato il tipo di plastica o metallo impiegati, mentre a
livello termico i valori sono specificati direttamente dal costruttore anche se in linea di massima dovremmo
augurarci di rimanere intorno a quelli indicati prima anche se costruttivamente parlando ci troviamo nel
caso peggiore!
Data la delicatezza dell’argomento faremo prossimamente un ulteriore approfondimento in merito allo
scambio termico e alle paste termo conduttive oltre a suggerirvi un modo per riparare la rottura della sede
delle cerniere per evitare di dover acquistare un computer nuovo.
Sappiate che potete far valere i Vs. diritti contattando “Il Codacons Campania Sportello Tecnologico” che
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ufficio legale.
Donato Pace responsabile “Sportello Tecnologico Codacons”
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