CONTENUTI > Articoli > 2017 > 09 > FATTURAZIONE 28 GIORNI

FATTURAZIONE 28 GIORNI

FATTURAZIONE A 28 GIORNI? È ORA DI DIRE BASTA! FAI LA CONCILIAZIONE!
La fatturazione a 28 giorni (anziché a cadenza mensile) rappresenta una delle problematiche più inaccettabili,
e indigeste, per i cittadini. Gli operatori telefonici hanno cominciato a introdurre la fatturazione a 28 giorni
già nel corso del 2015, ma neanche le sanzioni comminate dall’Antitrust alle 3 principali compagnie attive nel
mercato italiano sono bastate: peccato che in questo modo i mesi diventino 13, e così crescano a dismisura i
costi per i cittadini/utenti.
LA DELIBERA AGCOM
A mettere un punto ci ha pensato l’Agcom, che con la delibera 121/17/CONS ha stabilito la fatturazione
mensile sui contratti di telefonia fissa, Adsl e fibra, vietando quella a 28 giorni: all’interno della pronuncia, si
legge infatti che “Si ritiene opportuno, confermando anche in questo caso l’opzione sottoposta a
consultazione pubblica, prevedere un parametro temporale certo per il rinnovo delle offerte/fatturazione,
che renda effettiva la libertà di scelta degli utenti e consenta anche un agevole controllo dei consumi e della
spesa, individuato su base mensile o suoi multipli”. La delibera incide anche sulle offerte ibride (fisse-mobili).
Le ragioni dell’Agcom sono basate innanzitutto sull’evidenza: questa modifica contrattuale, applicata nei
confronti di tutti gli utenti, equivale a un rincaro di circa l’8,6 per cento dei prezzi annuali. In questo modo,
come ovvio, si va a ledere la trasparenza delle tariffe: principio cardine per una sana concorrenza.
L’INIZIATIVA CODACONS
Nonostante la delibera Agcom, e quindi nonostante un divieto esplicito dell’Autorità, gli operatori telefonici
continuano ad applicare questi rincari generalizzati senza soluzione di continuità.
Proprio per interrompere questo meccanismo, e “costringere” gli operatori a rispettare la delibera
121/17/CONS, l’Associazione mette a disposizione degli interessati:
• reclamo/diffida con richiesta di rimborso di quanto versato illegittimamente in più per ogni bolletta
a 28 giorni inviata dal gestore in indirizzo;
E inoltre, in caso di mancato riscontro da parte dell’operatore entro il termine di 30 gg., o di risposta negativa
alla richiesta di rimborso:
• formulario Ug parzialmente precompilato (a eccezione dei dati personali) in relazione alla
fatturazione a 28 giorni, così da accedere alla conciliazione presso i Corecom e richiedere
l’applicazione degli indennizzi automatici.
La conciliazione rappresenta infatti una procedura semplice e gratuita di risoluzione extragiudiziale delle
controversie, obbligatoria per legge nelle liti tra utenti e operatori di comunicazioni elettroniche, ideata
proprio per tutelare i diritti dei consumatori. Permette quindi di richiedere un congruo indennizzo per ogni
bolletta emessa con fatturazione a 28 giorni.
Ma non finisce qui, nel caso della TIM la conciliazione paritetica è ancora più rapida per ottenere il
risarcimento, i risultati sono eccezionali con percentuali di risoluzione superiori al 95%, quindi se ritenete che
la TIM sia inadempiente anche per altri motivi oltre alla fatturazione a 28 giorni correte alla sede regionale
del Codacons Campania in Via Michele de Angelis n.1 (rione Carmine) e vedrete fatti salvi i vostri diritti.
Avv. Matteo Marchetti
Vice segretario nazionale per i consumatori
Consigliere Camera di Commercio di Salerno per i Consumatori