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Autore/i: Avv. Maria Cristina Rizzo Tag: Sociale
FAKE NEWS2
FAKE NEWS E SOCIAL NETWORKQualche mese fa un utente di Facebook di Parma, pubblicò una foto di se
stesso spacciandosi per il cugino della Presidente della Camera Laura
Boldrini.
“Questo è Augusto Boldrini, il cugino della Boldrini. È stato assunto alla
Camera dei deputati e guadagna 37 mila euro al mese, pur avendo la quinta
elementare. I tg non ne parlano. Vergogna”.
La foto raffigurava il volto di un bell’uomo, uguale però a quello che lo
aveva postato.
Questa che nell’intento dell’autore voleva essere solo una piccola
provocazione per screditare quanti ci avessero creduto, si è rivelata come
una vera e propria storia immaginaria che ha suscitato indignazione e
vergogna.
La foto, infatti, ha avuto più di 150mila condivisioni e migliaia di messaggi di
indignazione sia nei confronti della Presidente della Camera sia nei
confronti di Augusto Boldrini, reo di essere stato assunto in un posto di
prestigio, con la quinta elementare, un mondo immaginario insomma a cui
in tanti, in troppi hanno creduto.
La foto ancora in circolazione continua a suscitare indignazione.
Il caso citato ci fa riflettere su come una notizia palesemente falsa, possa
circolare e suscitare anche sentimenti quali indignazione e vergogna.
Ci fa riflettere, inoltre, su come gli utenti dei social network di fronte ad una
qualsiasi notizia non si soffermino a capire o solo guardare.
Nel caso di Augusto Boldrini sarebbe bastato confrontare il volto dell’autore
con il volto del presunto cugino della Presidente della Camera per capire
che in realtà erano la stessa persona.
È l’epoca questa delle fake news, ovvero delle notizie false o delle cd.
bufale, volutamente inventate, ingannevoli e distorte, rese pubbliche con
l’intento di disinformare o diffondere notizie non vere attraverso tutti i
canali d’ informazione.
Dietro le fake news c’ è una vera e propria regia occulta che attraverso tali
notizie intende influenzare l’opinione pubblica su temi di grande attualità.
I vaccini, l’immigrazione, l’islam, un partito politico, un marchio
commerciale etc.
Sistemi sviluppati con intelligenza artificiale, programmi informatici in grado
di influenzare l’opinione pubblica attraverso un disegno stabilito che utilizza
soprattutto i social network per far circolare le false notizie: su facebook
infatti è sufficiente un like per divulgare tra i propri contatti la foto o la
notizia che così diventa virale.
Un titolo accattivante che fa leva su argomenti di grande attualità ed il
gioco è fatto.
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Ma come difendersi da tali notizie? E soprattutto come capire se una
notizia è vera o trattasi di una fake news?
Gli esperti consigliano di andare sempre alla ricerca delle fonti, ovvero
prima di condividere una notizia esserne certi.
Ma quanti lo fanno veramente? Nell’epoca dei social network, consultabili
in ogni momento magari quando si è in fila ad uno sportello o quando si è a
cena con amici chi si mette a ricercare le fonti? Questo porterebbe via
molto tempo ed intanto già un'altra notizia incalza, un altro allarme è in
agguato, un altro Augusto Boldrini è stato assunto.
L’unica strada percorribile però è la ricerca della fonte, ovvero soffermarsi,
leggere con attenzione, non indignarsi velocemente, riflettere, altrimenti
saremo sommersi dalle fake news, da un mondo immaginario che esiste
solo nella realtà virtuale dove magari qualcuno vorrebbe farci vivere.
Avv. Maria Cristina Rizzo
Ufficio Legale Codacons Campania