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ACCESSO ALLA GIUSTIZIA 2


IN ITALIA L'ACCESSO ALLA GIUSTIZIA È PER RICCHI.
Negli ultimi dieci anni il cosiddetto “contributo unificato” ha subito un incremento di oltre
il 143% per le cause fino a mille euro, di quasi il 50% per le controversie fino a 25 mila
euro. I costi della giustizia sono ancora più marcati nelle cause davanti al Tar. Oggi per
impugnare un atto amministrativo si devono tirare fuori ben 650 euro di contributo
unificato.
Le proibitive spese per imbastire una causa civile o amministrativa riducono gli spazi della
tutela, pure garantita, almeno in astratto, nei principi espressi nella Carta fondamentale.
Gli effetti sono devastanti: più di un milione di cittadini ha rinunciato negli ultimi tre anni
a far valere i propri diritti nelle aule dei tribunali.
Il quadro assume tinte più fosche se consideriamo che, per mano dell'allora Ministro
dell'Economia e Finanze Giulio Tremonti, nel 2002 è venuta meno l'esenzione per le onlus
nel pagamento del contributo unificato. Misura governativa (esecutivo Berlusconi II) che
tendeva non tanto a garantire nuovi introiti allo Stato quanto a limitare le azioni di
associazioni che perseguono la protezione dell'ambiente o la tutela dei più deboli, gli utenti
e i consumatori.
Il finto sviluppo che spingeva per la 'deregulation' o vedeva come un intralcio i vincoli e i
controlli dei cittadini organizzati in enti giuridici avrà applaudito a quel provvedimento
lobbistico che, di fatto, ha paralizzato le azioni di tutela di diritti collettivi.
È diventato oneroso, se non insostenibile per associazioni senza scopo di lucro, impugnare
un atto amministrativo volto a sanare una lottizzazione abusiva, un provvedimento che
mette a repentaglio la salute pubblica o limita i controlli sul commercio alimentare.
Tra gli interessi contrapposti hanno prevalso quelli di cui sono portatori le lobbies, i grandi
gruppi industriali, i petrolieri liberi di fare prospezioni in aree protette o in zone a rischio
idrogeologico. E poi perché non frapporre un ostacolo in più ad una onlus o ad un comitato
spontaneo di cittadini che voglia esercitare un controllo giurisdizionale su atti e scelte
espressione di mala politica?
Spese altissime per l'accesso alla giustizia non è garanzia di qualità del servizio. Anzi, in
Italia i processi lumaca la fanno da padrone se consideriamo che una causa civile resta
pendente in primo grado in media 590 giorni (risultiamo terzi dietro a Malta e Bosnia
Erzegovina, non proprio esempi virtuosi). Eppure il Consiglio d’Europa e la Corte europea
dei diritti dell’uomo hanno più volte ricordato che l'efficienza e la credibilità dei sistemi
giudiziari sono assicurate anche da una ragionevole durata dei processi.
Ma questo è ancora un altro capitolo.
Da anni il Codacons chiede a gran voce che le onlus siano esonerate dal pagamento dei
contributi unificati, ora potrebbe esserci una svolta visto che, dopo l'audizione dei vertici
dell'associazione di tutela dei consumatori e di Legambiente, il capo dell'ufficio legislativo
del Ministero dell'Economia ha dato parere favorevole ad un emendamento che risolva il
problema. Si attende ora che si esprima il Ministro della giustizia. Amen!
Pierluigi Morena