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LOBBIES DEL POTERE ARTICOLO


LE LOBBIES DEL POTERE E L’AZIONE COLLETTIVA
Quando mi trovai in un convegno sulla neonata “CLASS ACTION” indetto dall’Università di Salerno, non potetti
far a meno di presentare all’assemblea le perplessità non solo del CODACONS, Associazione che rappresentavo,
ma di tutti i cittadini utenti.
Le perplessità nascevano dal fatto che si andava a scimmiottare una legge americana che era stata realizzata con
uno scopo ben diverso: difendere i consumatori ed utenti con condanne punitive severe, a volte severissime,
perché fossero di monito e di stimolo a comportamenti onesti.
Mancavano infatti nella nuova legge italiana, il fatto che:
1) non poteva essere utilizzata da tutti i cittadini;
2) i soli consumatori interessati avevano titolo a proporre l’azione collettiva;
3) i costi dell’azione erano a carico del consumatore;
4) non era possibile agire contro la Pubblica Amministrazione se non per far correggere errori e giammai
per pagare i danni;
5) Certamente non per ultimo, mancava del tutto il danno punitivo.
Era ovvio e prevedibile che le lobbies dei grandi industriali si muovessero contro la nuova class action perché
temono che l’attuale testo per loro possa trasformarsi in un boomerang facendo esplodere i contenziosi e
complicando la vita ai grandi capitani d’impresa.
La grande industria, quindi, sta conducendo pressioni per modificare profondamente il testo del disegno di
legge, annullando una serie di passaggi che attutirebbero molto l’efficacia delle future class action.
Noi del Codacons siamo convinti che il nuovo strumento potrebbe scardinare vecchie logiche di potere e
riequilibrare il rapporto con i Cittadini.
La nuova legge sulla class action, alla quale hanno lavorato l’On. Alfonso Bonafede, il Codacons e le Associazioni
dei consumatori, allarga infatti di molto la platea dei potenziali ricorrenti finora limitata ai soli consumatori: il
documento in discussione prevede, in particolare, che l’azione collettiva possa essere utilizzata da tutti i cittadini
ma anche dalle associazioni dei consumatori, nonché la possibilità di aderire all’azione durante il procedimento
e successivamente alla sentenza.
Le principali modifiche proposte dal Codacons che terrorizzano le lobbies:
1. La possibilità che quando una class action venga ammessa dal tribunale, tutti i consumatori interessati siano
automaticamente inclusi, per consentire a tutti di venire a conoscenza dell’azione e della possibilità concreta di
ottenere un risarcimento;
2. Una volta che la class action è ammessa, i costi della promozione devono essere a carico della società e non a
carico del consumatore che agisce;
3. L’introduzione della class action contro le pubbliche amministrazioni che, attraverso i loro comportamenti,
finiscano per vessare i Cittadini;
4. Infine l’introduzione del danno punitivo. Una volta che la class action è ammessa e la società responsabile
condannata, la condanna non può essere limitata alla restituzione della spesa subita ma deve essere
proporzionata al fatturato o comunque al danno provocato alla collettività. Proprio per avere un reale effetto
dissuasorio nei confronti delle imprese disoneste. Diversamente rimane tutto l’interesse a mettere in atto IL
comportamento illecito. Faccio qui solo un esempio: se una società (ad es. compagnia telefonica) ha agito
illecitamente e viene condannata a pagare un milione di euro, ma ne ha incassati 10, è ovvio che continuerà nel
suo comportamento illecito
, ma se venisse condannata in maniera esemplare come fanno in America, il
comportamento cambierebbe e non solo di quella società condannata, naturalmente.
Il Codacons, da sempre al fianco del cittadino, come dimostrano le quotidiane azioni, porterà avanti questa
battaglia, al fine di tutelare i consumatori, non temendo le denigrazioni da chiunque provengano, a cui saprà
rispondere, ma con una certezza, quella di creare una società che realizzi finalmente un giusto rapporto tra
produttori di beni e servizi ed i consumatori.
Prof. Enrico Marchetti
Presidente Codacons Campania