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ISCRIZIONE ENTE PREVIDENZIALE ENPAF ARTICOLO

OBBLIGO DI ISCRIZIONE ALL’ENTE PREVIDENZIALE ENPAF
Ecco la class action che il Codacons si avvia a lanciare:
I farmacisti dipendenti e disoccupati sono obbligati ad iscriversi all’ente
previdenziale ENPAF, che è contestuale con l’iscrizione all’albo dei farmacisti.
L’obbligo di iscrizione all’ente previdenziale ENPAF penalizza tutti i farmacisti
dipendenti, ma soprattutto le fasce più deboli della categoria come i disoccupati,
i precari e i part time (che sono peraltro coloro che finanziano la maggior parte
dell’assistenza e della maternità). Infatti, i farmacisti dipendenti nuovi iscritti dal
2004 versano un contributo a fondo perduto detto “contributo di solidarietà”, non
utile a fini pensionistici ma solo a fini assistenziali. Elemento ancor più grave è
che il sistema dell’ente è a contribuzione fissa e prestazione definita (sistema che
appartiene solo ai farmacisti e al clero!) e dunque non prevede aliquote
contributive proporzionali al reddito, ma un “fisso” uguale per tutti, né riduzioni per
i dipendenti e i disoccupati.
Questo si pone in contrasto palese con il disposto degli artt. 3,4,35,36,38 e 53
della costituzione. Nello specifico, infatti, l’art. 38 sancisce che:
“I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle
loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia,
disoccupazione involontaria.
Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o
integrati dallo stato”.
Ma il principio di progressività affermato dall’art. 53 impone che: “tutti sono tenuti
a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il
sistema tributario è informato a criteri di progressività”.
Per cui, è chiaro che una imposizione contributiva non utile a fini pensionistici, su
base fissa e non proporzionale al reddito, si pone in grave contrasto con le
suddette norme costituzionali.
L’iniziativa che il codacons è in procinto di avviare è pertanto finalizzata ad
ottenere che l’obbligo di iscrizione all’ENPAF venga imposto solo a coloro che
esercitano l’attività professionale e sono privi di altra copertura previdenziale,
mentre, per tutti coloro che risultano per legge soggetti ad altra copertura
previdenziale obbligatoria, per quelli che non esercitano la professione e per quelli
senza un rapporto di lavoro in atto, si preveda la non obbligatorietà dell’iscrizione
all’Enpaf. Il Codacons mette a disposizione di tutti gli interessati una diffida, atto necessario
per chiedere “l’abolizione dell’obbligo di iscrizione all’ENPAF per tutti coloro che
risultano per legge soggetti ad altra copertura previdenziale obbligatoria, per
coloro che non esercitano la professione e per quanti non hanno un rapporto di
lavoro in atto, con contestuale diritto alla conservazione (o comunque alla
ripetizione) dei contributi già versati”.
Per aderire all’iniziativa è necessario iscriversi tramite l’invio di un sms al numero
4892892 con il testo “203 codacons 2018” al costo onnicomprensivo di € 2,03, di
cui una parte destinata:
• Alla campagna sociale in favore dell’associazione Mary
poppins www.assomarypoppins.it che si occupa dei bambini ricoverati nel
reparto di oncologia del policlinico Umberto I di Roma;
• All’istituto internazionale di scienze mediche antropologiche e sociali
i.i.s.m.a.s. www.iismas.it attivo nel campo della ricerca medica a favore
delle popolazioni più povere dell’africa, dell’america latina e del sud-est
asiatico.
È possibile ottenere ulteriori informazioni riguardo l’iniziativa contattando il
numero unico Codacons 892.007: gli operatori dell’associazione forniranno ogni
elemento utile per approfondire la vicenda legale e forniranno la loro consulenza
ai cittadini interessati.
Presidente Codacons Campania
Prof. Enrico Marchetti