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REGISTRATORE DI CASSA TELEMATICO


REGISTRATORE DI CASSA TELEMATICO
A partire dal 1° gennaio 2020 entrano in vigore le disposizioni di cui all’articolo 2, comma 1 del DLgs, n
127/15. Si tratta della normativa che prevede la memorizzazione e la trasmissione telematica dei
corrispettivi. Devono emettere scontrino elettronico tutti coloro che esercitano attività di commercio al
minuto e attività assimilate (l’obbligo è già in vigore dallo scorso mese di luglio, ma solo per gli operatori
che fatturano più di 400mila euro all’anno).
Con l’introduzione dell’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione dei corrispettivi, i contribuenti
interessati non potranno più avvalersi dello scontrino e della ricevuta fiscale, che saranno sostituiti dal
“documento commerciale”, ovvero il documento – non fiscale - che funge da quietanza da rilasciare al
cliente. Anche i contribuenti minimi e forfettari sono soggetti a tale obbligo.
L’adempimento legato alla trasmissione dei corrispettivi elettronici può essere effettuato attraverso:
-L’acquisto di un registratore telematico apposito;
-L’adeguamento del registratore di cassa esistente.
La prima possibilità è quella di sostituire il registratore di cassa con un nuovo registratore telematico (RT). Si
tratta di un registratore di cassa “evoluto”, in grado di:
-Connettersi ad internet;
-Produrre il documento commerciale da consegnare ai clienti;
-Memorizzare in modo sicuro il corrispettivo;
-Trasmettere telematicamente il tracciato XML all’Agenzia delle Entrate.
Al momento della chiusura giornaliera di cassa il registratore telematico, in automatico, ovvero senza che il
commerciante debba fare qualcosa, predispone e sigilla il file XML con i dati complessivi dei corrispettivi
della giornata e lo invia alla Agenzia delle entrate.
Sostanzialmente, è possibile utilizzare il registratore telematico senza la connessione a internet durante la
giornata e connetterlo solo al momento della chiusura e invio.
Per i soggetti che acquistano un nuovo registratore telematico è previsto un credito di imposta
scomputabile direttamente dal modello F24 pari al 50% del costo del registratore con un massimo di 250
euro.
Ovviamente il costo del registratore telematico è deducibile dal reddito dell’impresa attraverso la
procedura dell’ammortamento.
In alternativa, se il registratore di cassa che si possiede è piuttosto recente, è possibile il suo adeguamento.
In questo caso il credito di imposta è applicabile con un massimale di 50 euro.
Roberto Laiso
Dottore Commercialista
studiolaiso@hotmail.com