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CORONAVIRUS
Dopo una prima fase di cautela, l'Oms ha certificato che il livello di attenzione
massima ha oltrepassato i confini cinesi. Nel paese i numeri continuano a correre:
213 morti e oltre 8.100 contagi. 2.000 solo i nuovi casi di infezioni confermate in
Cina. Lo rende noto la commissione sanitaria nazionale (Nhc) Cinese,
specificando che 42 delle 43 nuove vittime sono state registrate nella provincia
dell'Hubei da dove è iniziato il contagio.
“Nonostante l’emergenza sanitaria globale, in Italia continuano ad atterrare aerei
provenienti dalla Cina, e ancora oggi Alitalia, sul proprio sito internet, vende
biglietti per voli diretti tra Shanghai e Roma Fiumicino, operati da vettori cinesi”.
Lo denuncia il Codacons, che diffida il Ministero della salute a sospendere tutti i
collegamenti aerei tra l’Italia e la Cina. “Alla data odierna due compagnie aeree,
Air China e China Eastern, assicurano collegamenti giornalieri diretti tra le
principali città cinesi (Pechino e Shanghai) e Roma Fiumicino o Milano
Malpensa, e online è possibile acquistare biglietti aerei per voli dalla Cina
all’Italia a meno di 500 euro – spiega il Codacons – Alitalia non opera
direttamente collegamenti tra i due paesi, ma sul proprio sito internet vende
biglietti per voli diretti tra Roma Fiumicino e Shanghai Pudong operati da China
Eastern”. “L’emergenza sanitaria imporrebbe misure straordinarie, come quelle
adottate dalle principali compagnie aeree europee British e Lufthansa, e la
sospensione di tutti i collegamenti aerei tra i due paesi – spiega il presidente
Carlo Rienzi – Per questo diffidiamo oggi il Ministero della salute affinché, alla
luce della situazione di crisi legata alla diffusione del coronavirus, disponga
immediatamente il blocco dei voli tra l’Italia e la Cina, garantendo così la salute
dei cittadini italiani”.
anche tra i cittadini comaschi. Negli ultimi giorni, la richiesta mondiale di
mascherine protettive è cresciuta enormemente: in Cina sono praticamente
introvabili e le aziende europee che hanno stabilimenti nel “gigante asiatico”
inviano pacchi di prodotti protettivi destinati ai dipendenti cinesi. Inoltre,
VIRUS, CODACONS: ISOLARE PASSEGGERI GIUNTI OGGI A ROMA E
MILANO CON ULTIMI VOLI DA CINA
SOSPENDERE SPETTACOLI A CINEMA E TEATRI, PARTITE ALLO STADIO
E VISITE AI MONUMENTI FINO A CESSATO ALLARME. ASSOCIAZIONE
CHIEDE MISURE D’EMERGENZA A TUTELA POPOLAZIONE
DISINFEZIONE DI TRENI, BUS E METRO DOPO OGNI CORSA NELLE
PRINCIPALI CITTA’ ITALIANE. CHIESA VALUTI SE SOSPENDERE ANGELUS
IN PIAZZA SAN PIETRO
Tutti i passeggeri giunti oggi a Roma e Milano con gli ultimi voli partiti ieri dalla
Cina deve essere isolati e sottoposti a quarantena fino a che non ci saranno
certezze sul loro stato di salute. Lo afferma il Codacons, che chiede a Governo
e Protezione civile l’adozione di misure straordinarie a tutela della popolazione.
“Non basta misurare la temperatura ai passeggeri e distribuire vademecum
perché, considerati i lunghi tempi di incubazione del virus, tali misure appaiono
ridicole – spiega il presidente Carlo Rienzi – I viaggiatori provenienti dalla Cina e
atterrati oggi a Malpensa e Fiumicino devono essere immediatamente posti in
isolamento e non devono entrare in contatto con altri cittadini, se non con il
personale sanitario, avviando nei loro confronti la quarantena per almeno 14
giorni”.
Il Codacons chiede inoltre misure d’emergenza per tutti quei luoghi che possono
rappresentare un potenziale rischio di contagio.
“Chiediamo a Governo e Protezione civile di sospendere fino a cessato allarme
gli spettacoli in cinema, teatri, e altri luoghi d’assembramento, interrompere
visite guidate nei luoghi affollati come il Colosseo e partite allo stadio, e disporre
il dimezzamento delle corse e la disinfezione di treni, autobus e metro prima di
ogni partenza, per evitare che anche in Italia scatti una epidemia – afferma
Rienzi – Devono inoltre essere resi noti tutti i luoghi visitati nel nostro paese dai
due cinesi contagiati (hotel, bar, ristoranti, ecc.) attualmente ricoverati a Roma,
in modo da consentire ai cittadini di evitarli”.
Infine, la Chiesa deve valutare se sospendere messe e funzioni religiose e
invitare i fedeli a fruire delle celebrazioni, compreso l’Angelus di domenica
prossima in Piazza San Pietro, alla tv rimanendo a casa.
L'Oms dichiara l'emergenza globale per il Coronavirus Quasi diecimila i casi
accertati in venti paesi. In Cina 213 morti, il Paese sempre più isolato. La Russia
chiude le frontiere. Slitta il rimpatrio degli italiani da Wuhan. Diversi paesi bloccano
traffico aereo con la Cina Tweet Negativi i test sulla coppia cinese. Sollievo per le
settemila persone bloccate sulla Costa Smeralda Coronavirus, primo caso di
contagio da persona a persona negli Usa Coronavirus: allerta in Francia,
confermato il quarto caso. Oms: "Rischio globale elevato" Ikea chiude tutti i negozi
in Cina "per un tempo indefinito". Misure di sicurezza scattano ovunque 31
gennaio 2020 L'epidemia di coronavirus è un'emergenza sanitaria mondiale. Il
Paese è sempre più isolato, dopo che la Russia che ha chiuso il confine orientale
e altre compagnie aeree internazionali hanno interrotto i collegamenti. Primi due casi confermati in Gran Bretagna Due casi di Coronavirus sono stati confermati
nel Regno Unito, i primi confermati nel Paese. Lo riferisce la Bbc citando fonti
mediche. Si tratta di membri della stessa famiglia, che sono al momento sottoposti
a trattamenti sanitari. Corea del Nord chiude i collegamenti con la Cina La Corea
del Nord ha chiuso "in via temporanea da oggi tutti i collegamenti aerei e ferroviari
con la Cina" a causa del rischio di contagio del coronavirus di Wuhan. E' la
comunicazione apparsa sul sito del Foreign Office della Gran Bretagna, Paese
che ha l'ambasciata nel Nord. La mossa è in linea con le misure adottate nei giorni
scorsi, tra cui il forte rafforzamento dei controlli alla frontiera, mentre erano rimasti
ancora operativi alcuni collegamenti. Il peggioramento degli scenari in Cina ha
portato all'ulteriore stretta. Il Pakistan sospende voli da e per la Cina Il Pakistan
ha sospeso oggi i voli da e per la Cina in seguito all'aggravarsi del bilancio delle
vittime del coronavirus. Un funzionario dell'Aviazione civile pachistana ha riferito
che le operazioni di volo da e per la Cina sono sospese fino al 2 febbraio. La
Pakistan International Airline (Pia) aveva già comunicato ieri la sospensione dei
suoi voli su Pechino fino al 2 febbraio. Dopo la data indicata - domenica - le
autorità pachistane effettueranno una nuova valutazione della situazione. Il
Giappone esorta cittadini a evitare viaggi in Cina Il Giappone ha fatto appello ai
cittadini affinché evitino qualsiasi viaggio non necessario verso la Cina a causa
dell'epidemia del coronavirus. L'appello è stato lanciato dal primo ministro
Shinzo Abe. Il governo giapponese ha raccomandato di evitare qualsiasi
spostamento, urgente o no, nella provincia di Hubei (Cina centrale), focolaio
dell'epidemia. Anche gli Stati Uniti hanno esortato i cittadini a non recarsi in
Cina, dove il bilancio delle vittime e' aumentato oggi a 213 morti, e molti altri
paesi hanno rafforzato le misure precauzionali di fronte a un'epidemia dichiarata
emergenza internazionale dall'Oms. Washington ha alzato il livello di allerta.
Kenya Airways sospende voli per la Cina La Kenya Airways ha sospeso tutti i voli
da e per la Cina a causa dell'epidemia di coronavirus. La compagnia aerea ha
reso noto mediante un comunicato stampa. Dei sei casi sospetti segnalati in
Africa, quello del ragazzo in Costa d'Avorio e dei quattro cittadini etiopi sono
risultati negativi ai test, mentre in Kenya uno studente è stato messo in isolamento
martedì dopo essere arrivato nella capiate Nairobi dalla città cinese di Wuhan,
epicentro dell'epidemia. KenyaAirways ha dichiarato che sono in corso
consultazioni con i ministeri della Sanità e degli Affari esteri sulla durata della
sospensione voli. Royal Air Maroc sospende voli per Pechino A partire da oggi e
fino al 29 febbraio Royal Air Maroc sospende i voli Casablanca-Pechino-
Casablanca. La compagnia di bandiera marocchina motiva lo stop per "forte calo
di richieste". I clienti che avevano già programmato viaggi in Cina in questo stesso
periodo "saranno informati personalmente", avverte il comunicato "e sarà loro
proposta una nuova data di viaggio, senza alcun aggravio di costi". Oms: lavorare
insieme è l'unico modo per fermare il virus In un'ennesima giornata
contrassegnata da nuovi contagi, vittime e paesi colpiti dal coronavirus, il direttore
generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha convocato una riunione
d'emergenza dei suoi esperti a Ginevra. In conferenza stampa, ha lodato "gli
standard di risposta" della Cina all'epidemia, che hanno consentito finora di
circoscrivere i casi all'estero a 98 in 18 paesi, e senza al momento fare vittime. E tuttavia, ha aggiunto: "Sebbene questi numeri siano piccoli, dobbiamo agire
insieme per limitare ulteriormente la diffusione del virus": così ha dichiarato
"un'emergenza sanitaria globale". L'unico modo per sconfiggere questa epidemia
è che tutti i paesi lavorino insieme in uno spirito di solidarietà e cooperazione.
Siamo tutti insieme, e possiamo solo fermarlo insieme", ha sottolineato.
Ambasciatore cinese: "No reazioni eccessive e freni a scambi" "Siamo ancora in
una fase molto critica nella lotta contro il coronavirus". Lo ha ammesso
l'ambasciatore cinese alle Nazioni Unite, Zhang Jun, sottolineando però che
l'epidemia è ancora principalmente confinata in Cina e esortando la comunità
internazionale a evitare reazioni eccessive. "Mentre comprendiamo le
preoccupazioni degli altri paesi, dovremmo anche ascoltare i consigli del direttore
generale dell'Oms", che ha affermato di avere piena fiducia negli sforzi della Cina
nella lotta contro l'epidemia, "non vi è motivo di adottare misure che interferiscono
inutilmente con i viaggi e gli scambi internazionali", ha detto Zhang. Sviluppato Kit
per diagnosi rapida, test in massimo 15 minuti Un kit per la diagnosi rapida del
coronavirus è stato sviluppato dagli scienziati di Wuxi, nella provincia dello
Jiangsu, nell'est della Cina. E' in grado di rivelare se una persona abbia contratto
il virus tra gli otto ed i 15 minuti, ha annunciato l'ufficio della Scienza e della
Tecnologia della città, secondo il quale il kit è facile da usare e trasportare ed è
decisivo per la prevenzione ed il controllo dell'epidemia. Il kit è stato sviluppato
in 11 giorni grazie al lavoro congiunto degli esperti dell'Istituto nazionale per il
controllo e la prevenzione delle malattie virali e di un'azienda high-tech di Wuxi.
Il kit ora sarà prodotto su larga scala. Non c'è sfiducia verso Pechino La ragione
principale di questa dichiarazione non è ciò che sta accadendo in Cina, ma quanto
succede in altri Paesi: la nostra preoccupazione principale riguarda la potenziale
diffusione del virus in nazioni con dei sistemi sanitari meno in grado di farvi fronte",
ha continuato Ghebreyesus. "Voglie essere chiaro: questa dichiarazione non è un
voto di sfiducia nei confronti della Cina, al contrario l'Oms continua ad avere
fiducia nelle capacità della Cina di tenere sotto controllo l'epidemia". Oms non
raccomanda limitazioni ai viaggi L'Organizzazione mondiale della Sanità,
tuttavia, "non raccomanda di limitare i viaggi, il commercio e il movimento (della
popolazione) e si oppone persino a qualsiasi restrizione di viaggio". Lo ha
affermato il direttore generale al termine del comitato d'emergenza. L'Oms
raccomanda invece a tutti i paesi di applicare misure fondate come "appoggiare
paesi con sanità debole, accelerare sui vaccini, contrastare la diffusione di voci
infondate". - See more at:
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Oms-dichiara-
emergenza-globale-per-il-coronavirus-8fc751d4-a6ee-423f-89af-
3c429d2437c1.html
La situazione in Cina
In Cina l'infezione è arrivata ovunque, toccando anche il Tibet. La maggior parte
dei contagi resta concentrata nella provincia epicentro di Hubei ed quasi 1.400
persone sono gravi. Sui loro profili ci sono ancora scarse informazioni. La rivista scientifica The Lancet, analizzando 99 ricoveri a Wuhan, ha rilevato che la quasi
totalità sarebbe scaturita dalle esposizioni al pesce ed agli animali selvatici del
mercato di Wuhan, mentre i primi casi di contagio uomo a uomo sono arrivati
diversi giorni prima. La malattia sembra aggredire soprattutto anziani maschi con
problemi medici precedenti. Gli esperti cinesi osservano che con adeguate misure
di contenimento e prevenzione i contagi potrebbero calare, ma la priorità è trovare
un vaccino: secondo i ricercatori cinesi, serviranno almeno 3 mesi. Un laboratorio
in California ha previsto i primi test tra giugno e luglio. Al lavoro anche russi e
australiani. Negli Usa primo contagio da persona a persona Il Coronavirus nel
frattempo è approdato in altri due paesi, l'India e le Filippine, portando ad oltre un
centinaio i casi in 20 paesi. Negli Stati Uniti si è registrato il primo contagio uomo
a uomo, di infezione contratta fuori alla Cina, come era già accaduto in Vietnam,
Giappone e Germania. In Italia seimila turisti di una nave della Costa Crociere
sono stati bloccati a bordo, nel porto di Civitavecchia, per verificare due casi
sospetti su una coppia cinese, poi risultati negativi. Cina sempre più isolata In
questo stato di cose la barriera di isolamento intorno alla Cina si sta allungando.
La Russia ha chiuso oltre 4mila km di confine orientale, sempre più Paesi stanno
sconsigliando ai propri cittadini i viaggi non necessari, anche la Farnesina ha
emesso un warning per Hubei. Diverse compagnie aeree - dopo Lufthansa, British
e Klm, anche Air France - hanno fermato i voli da e per la Cina. Per la seconda
economia del mondo i contraccolpi sono durissimi, non solo sul fronte del turismo,
perché anche i grandi colossi internazionali con basi nel paese corrono ai ripari.
Google, Ikea, Starbucks and Tesla hanno chiuso i loro negozi o sospeso le
operazioni e dopo Toyota anche la Bmw ha fermato tre stabilimenti e Volkswagen
ha allungato le ferie dei dipendenti. A risentirne è anche il settore sportivo:
sospese le gare di sci e di atletica indoor, ora rischia anche il gran premio di
Shanghai. Il governo ha stanziato 3,5 miliardi di dollari in sussidi e il presidente Xi
Jinping ha minacciato di punire severamente i funzionari che non seguissero le
regole per far fronte all'epidemia. Slitta il rientro degli italiani da Wuhan Il caos in
Cina ha delle conseguenze anche sui rimpatri delle migliaia di stranieri bloccati a
Wuhan, perché i singoli paesi attendono, in una sorta di coda, l'autorizzazione di
Pechino a partire. Gruppi di americani e giapponesi sono già rientrati da Wuhan,
200 francesi sono partiti, l'evacuazione dei britannici è stata posticipata di un
giorno. Anche l'Italia, che aveva annunciato per oggi la partenza per Wuhan di un
aereo per prendere una settantina di connazionali, sta ancora trattando
l'autorizzazione con la Cina. L'aereo militare destinato a riportarli in patria
dovrebbe partire nella giornata di sabato. Lo riferiscono fonti diplomatiche. Se
tutto verrà confermato, i connazionali giungerebbero a Roma domenica,
considerati i tempi tecnici per organizzare il rientro, la messa a punto delle
complesse questioni logistiche e gli stringenti vincoli di carattere sanitario da
rispettare. Se il volo dall'Italia dovesse partire sabato in serata, il rientro slitterebbe
invece a lunedì. A essere riportati in patria saranno una settantina di persone che
hanno scelto volontariamente di partire. Al loro rientro saranno messi in
quarantena, molto probabilmente in una struttura militare vicino a Roma. Il luogo
potrebbe essere una caserma situata all'interno della "città militare" della
Cecchignola. I tecnici delle amministrazioni coinvolte hanno individuato una struttura nel grande comprensorio militare ed in queste ore si sta accertando
l'effettiva idoneità allo scopo.