CONTENUTI > Articoli > 2020 > 01 > IL CORONAVIRUS E LA PROTEZIONE CON LE MASCHERINE

IL CORONAVIRUS E LA PROTEZIONE CON LE MASCHERINE

IL “CORONAVIRUS” e la protezione con le MASCHERINE
Le notizie che continuano ad arrivare non più solo dalla Cina, a proposito della
diffusione del temibile “Coronavirus”, stanno certamente creando grande
preoccupazione e come sovente accade in Italia, arrivano i furbetti che cercano
forme di speculazione anche dalle emergenze sanitarie. Così, mentre di momento
in momento le notizie che arrivano dal mondo ci gettano in uno stato d’ansia, c’è
chi già ha pensato a come sfruttare al meglio questa situazione e infatti, chi si è
messo alla ricerca di una mascherina in farmacia, anche per motivi differenti dal
timore del contagio, si è sentito rispondere che il prodotto è esaurito. Un rapido
giro di telefonate ha permesso al Codacons di constatare che il prodotto è già
praticamente introvabile ed in alcune città c’è la corsa alle mascherine. Viene
segnalato infatti l’esaurimento in tutta Italia, dal nord al sud, da Udine, Bolzano,
Roma e Napoli.
Alcuni farmacisti prevedono che le scorte arriveranno la prossima settimana,
mentre altri non azzardano previsioni perché le case farmaceutiche stanno
dirottando altrove le proprie produzioni. Ricercando il prodotto online, i siti leader
nella spedizione a domicilio delle merci indicano che la disponibilità non è
immediata.
Il Codacons sottolinea come in Italia si sia registrato un forte aumento delle
vendite, accompagnato naturalmente da un rialzo del prezzo di listino. Di fronte
alla paura, infatti, non si guarda certo al costo e così prodotti che normalmente
costano 10 centesimi sono oggi venduti anche a 50 centesimi l’uno e l’ ansia da
CORONAVIRUS ha iniziato a coinvolgere anche i più grandi siti di e-commerce
online, dando il via a speculazioni decisamente fuori proporzione: in poco meno
di 2 minuti abbiamo trovato delle mascherine che hanno subito un aumento del
prezzo del 1572%.
Nei prossimi giorni il Codacons aggiunge che continuerà a monitorare la
situazione, prestando un occhio di riguardo ai prezzi applicati sulle mascherine
antivirus online e nelle farmacie e qualora dovessero essere riscontrati rincari non
dovuti, il Codacons si impegna a presentare una denuncia per aggiotaggio.
Intanto già si segnalano rincari applicati alle mascherine protettive in Italia «fino a
0,50 euro ad articolo, con un ricarico del 400% rispetto ai listini prima
dell’emergenza sanitaria». Questo nonostante gli esperti non sostengano l’
utilizzo di queste mascherine per proteggersi contro il virus : “Dove ci sono i focolai
ha senso usarle. In Italia, ad oggi, no”. Addirittura “un esperto dell’Università di
Pechino, Wang Yudedan, ha anche esortato ad evitare le mascherine dotate di
una valvola di sfiato perché favorirebbero l’ accumulo di virus”.
Attenzione però, perché se la trovi scopri la beffa: sul retro della confezione c’ è
scritto dove è stata prodotta e non sai se ridere o piangere: Wuhan, Hubei, China.
Cioè l’epicentro del virus. Questo non aiuta di certo a sentirsi più tranquilli. Se non fosse cinese
sembrerebbe una classica situazione all’ italiana. Comunque allarme o no la Cina
ha deciso di riprendere la produzione delle mascherine perché anche lì sono
introvabili, anzi più di qui. Dal “Giornale del Popolo”, organo ufficiale del governo,
appendiamo che da lunedì 3 febbraio, primo giorno di lavoro superate le festività
per il Capodanno lunare, riprenderà a pieno ritmo la produzione: fino alla fine di
febbraio, ne verranno prodotte circa 180 milioni al giorno, tante da invadere il
mercato mondiale ma la speranza è che non ci rimandino quelle di Wuhan e che
il Ministero della Sanità vigili con molta attenzione.
Prof. Enrico Marchetti
Presidente Codacons Campania