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AGCOM MARIO GIORDANO E VITTORIO FELTRI
AGCOM, MARIO GIORDANO E VITTORIO FELTRIDovremmo avviare una petizione per cambiare il titolo del programma di Mario Giordano,
suggerendo di chiamarlo “Fuori luogo”. Sempre che, anticipando le nostre mosse, un editore
assennato non decida di cancellarlo dal palinsesto. Non sarebbe (auto)censura, ma decenza. Un
conduttore serio, di fronte alle farneticazioni di Vittorio Feltri contro i meridionali, definiti tout
court “inferiori”, avrebbe dovuto quantomeno dissociarsi, non sghignazzare compiaciuto,
lamentando solo la perdita di qualche teleascoltatore sintonizzato dal profondo sud.
La farneticazione di Feltri - apparso molto lucido, altro che senilità galoppante - ha un nome
tecnico: hatespeech, incitamento all'odio. Quello che è sparso a piene mani in rete, contro tutto e
tutti, a seconda dell'occasione colpisce africani, cinesi, oppure tedeschi e francesi insieme, o ancora
appestati del nord o quelli stanziati un po' più a sud.
La diffusione dell'odio ha una veste giuridica, un abito su misura confezionato dall'AGCOM, il
Garante nelle comunicazioni, col regolamento di contrasto disciplinato nella Delibera numero 157
del 2019.
Un insieme di disposizioni che tende a garantire il rispetto della dignità umana, con doveri imposti
ai media di osservare cautele per evitare rappresentazioni stereotipate e generalizzazioni che,
attraverso espressioni di odio, possano generare pregiudizio nei confronti di persone associate ad
una determinata categoria o gruppo oggetto di discriminazione. Proprio quanto è avvenuto nel
programma di Giordano: generalizzazioni, stereotipi sui parcheggiatori abusivi, stoccate
discriminatorie.
A seguito di un esposto del Codacons, è intervenuta l'AGCOM rilevando come nell'intervista siano
stati espressi giudizi sommari volti a riproporre stereotipi sulla provenienza territoriale dei cittadini,
e ponendo l'accento sul malizioso disincanto del conduttore.
Con la diffida del Garante, la società editrice è stata invitata a non reiterare la condotta, in caso di
inottemperanza all'ordine seguirà una pesante sanzione amministrativa pecuniaria.
Servirà a frenare il livore urlato di Mario Giordano?
Pierluigi Morena
ufficio legale Codacons