CONTENUTI > Articoli > 2020 > 08 > ALLA RISCOPERTA DEL CILENTO

ALLA RISCOPERTA DEL CILENTO

ALLA RISCOPERTA DEL CILENTO?
No, certamente non alla riscoperta del Cilento che non ne ha bisogno, ma certamente rinascita a
nuova vita soprattutto nei confronti del turismo.
Infatti non ha bisogno di rinascita il Porto Infreschi che è considerato il gioiello marino del Cilento,
così come Marina di Camerota, incastonata tra promontori rocciosi a strapiombo sul mare, né tanto
meno capo Palinuro che da sempre ha affascinato i viaggiatori con i suoi gioielli naturali come la
spiaggia del Buon dormire oppure le suggestive grotte, e non ne ha bisogno il monte Cervati che è
il più alto della Campania con i suoi 1899 metri, neppure Teggiano che è una delle poche cittadine
della provincia di Salerno che ha mantenuto ancora oggi intatto il suo aspetto di roccaforte, e
neppure Le Grotte di Castelcivita che rappresentano oggi uno dei complessi speleologici più vasti
dell’Italia meridionale, come Le Grotte di Pertosa-Auletta che sono l’unico sito speleologico in
Europa dove è possibile navigare su un fiume sotterraneo, il fiume Negro che nasce in profondità
ed offre un affascinante e inconsueto viaggio in barca, immersi in un silenzio magico, addentrandosi
verso il cuore della montagna.
Ancora non ne ha bisogno la certosa di S. Lorenzo, meglio conosciuta come certosa di Padula, che è
di certo uno dei posti più belli della provincia di Salerno, col suo stile architettonico quasi
prevalentemente barocco. Poi ancora l’importante sito archeologico del Cilento di Velia/Elea.
Il Cilento è un'area montuosa della Campania che non a torto è stata dichiarata Patrimonio
dell'Umanità dall'UNESCO, ed è uno dei territori più belli della Campania e vale la pena di visitarlo
sia per il paesaggio dell'interno sia per le zone costiere che per le rovine archeologiche.
Ecco, Il CILENTO potrebbe essere perfetto per gli amanti di mare, monti e grotte, ma… gli manca
qualcosa.
Bisogna che si affretti a fare quel salto di qualità nell’industria del turismo di cui si parla, ma di cui i
risultati ancora non si vedono. In attesa dell’aeroporto che – pare - sarà a breve completato, il turismo
deve fare un salto di qualità attraverso scontrini puntuali, attraverso la possibilità di pagare con
Bancomat, attraverso un servizio di trasporti integrato, attraverso la stazione di Pisciotta che andrebbe
completamente ristrutturata perché è una stazione importantissima per la zona costiera di Capo
Palinuro, quindi trasporti su ferro e su gomma integrati.
Eppoi, basta con le truffe su scontrini, basta con i prezzi alle stelle e con i contratti di affitto in nero,
basta col latte che in città costa € 1,45 ed a Palinuro € 1,75. I turisti attratti dalle bellezze non godono
della bellezza di trattamento. La gente lamenta proprio questo, la mancanza di servizi adeguati ed
idonei ad un turismo che pure viene offerto in altre regioni con bellezze ben differenti da quelle del
Cilento.
Avv. Matteo Marchetti
Vice segretario nazionale Codacons