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IN ARRIVO IL FONDO PERDUTO
In arrivo oltre 1,5 mld di contributi a fondo perduto per ristorazione, bar, gelateria, e i settori che stanno subendo le restrizioni dell’ultimo provvedimento per il contenimento dell’epidemia di Covid 19
In arrivo il Fondo perduto
In arrivo oltre 1,5 mld di contributi a fondo perduto per ristorazione, bar, gelateria, e i settori che
stanno subendo le restrizioni dell’ultimo provvedimento per il contenimento dell’epidemia di
Covid-19 (stagionali e sport, turismo). Chi aveva già inoltrato la prima istanza di contributo a fondo
perduto avrà quanto già ricevuto ad aprile scorso con ristori che, potranno arrivare anche a un
raddoppio e oltre. Parliamo di percentuali che vanno dal 100 al 200% di quanto, in base al calo del
fatturato di aprile 2020, le aziende hanno ottenuto con il Fondo perduto del decreto Rilancio. In
alcuni casi forse anche superiori. Il ristoro sarà calcolato sulla base di quanto ricevuto aumentato
fino, per alcuni settori anche del 400%. Il “ristoro”, arriverà con un bonifico automatico,
direttamente dall’Agenzia delle entrate, entro pochi giorni dall’approvazione del decreto Ristori. Il
decreto legge potrebbe arrivare a valere 5 mld. Inoltre si continua a lavorare per avere altre forme di
incentivi nel decreto novembre. L’obiettivo del ministero dell’economia è di far arrivare i primi
pagamenti alle imprese già dall’11 novembre e tenere aperta la finestra fino almeno a fine anno, in
considerazione proprio del fatto che i dati dei primi beneficiari sono già in archivio dell’Agenzia
delle entrate. L’impianto della gestione delle domande è già stato collaudato con la prima edizione
del contributo a fondo perduto, gestito dall’Agenzia delle entrate. Infrastruttura informatica e
procedure dunque sono già rodate. Si amplierà però l’ambito di intervento. La prima edizione dei
contributi a fondo perduto era limitata alle imprese con soglia di fatturato entro 5 milioni di euro: il
governo punta ora ad estendere i contributi anche alle realtà aziendali oltre questa soglia. Secondo
Antonio Misiani, viceministro dell’economia, gli aiuti potranno arrivare a circa 350 mila aziende. Si
sta cercando di individuare le categorie da finanziare attraverso i codici Ateco. Circa gli altri
contenuti, nel decreto ci sarà anche la cancellazione della seconda rata dell’Imu di dicembre e il
bonus affitti di due mesi che potrà ancora essere valutato come credito di imposta cedibile. Per
quanto riguarda la Cassa integrazione, il governo sta ancora valutando, ha spiegato Misiani,
nell’ambito del prolungamento delle ulteriori 18 settimane, che tranche riconoscere
immediatamente. Sarà comunque significativa, in particolare per i lavoratori delle imprese colpite
dai nuovi lockdown. Con il decreto arriveranno indennità per il settore agroalimentare e per chi ha
già usufruito del reddito di emergenza.
Roberto Laiso
Dottore Commercialista
studiolaiso@hotmail.com