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ETICHETTA ENERGETICA DAL PRIMO MARZO

Etichetta Energetica: al via dal 1°marzo
È stato varato, nel marzo 2020, dall’Unione Europea il Nuovo Piano di azione per una
economia circolare; i principi di tale economia dovranno essere al centro di qualunque
politica industriale nazionale ed europea.
Si è passati, quindi da una economia lineare (prendi-produci-usa smaltisci) ad un’economia
circolare considerata uno dei capisaldi per la salvaguardia dell’ambiente, della sanità
pubblica e della sicurezza alimentare.
Va in soffitta, dunque, la politica dell’“Obsolescenza programmata” dei prodotti
elettronici che favorivano i profitti delle aziende per la vendita continua di nuovi modelli
mentre, provocavano un aumento esponenziale di rifiuti dannosi per l’ambiente e la salute.
Con questo cambio di rotta, partito dall’Unione Europea entrano in vigore dal 1° marzo
le nuove norme sull’etichetta energetica per frigoriferi, lavatrici lavastoviglie e
televisori.
La vecchia classificazione da A a D, sarà sostituita con la scala di efficienza energetica
da A a G, ciò sia per ragioni di semplicità e sia per rendere la classificazione più rigorosa
in modo che pochissimi prodotti siano inizialmente in grado di ottenere la classificazione
“A”.
Le nuove etichette dovranno contenere anche un link QR di accesso ad una banca dati a
livello UE che permetterà ai consumatori di trovare maggiori dettagli sul prodotto.
Accanto alle norme sull’etichetta energetica, i nuovi regolamenti sulla progettazione
ecocompatibile, introducono anche il diritto alla riparazione da parte del consumatore:
 I produttori dovranno mettere a disposizione dei riparatori professionisti una
serie di pezzi essenziali per almeno 7-10 anni dall’immissione sul mercato dell’UE
dell’ultima unità di un modello;
 Per i consumatori che vogliano riparare da soli il prodotto, i fabbricanti
dovranno mettere a disposizione, per diversi anni, dopo che il prodotto è stato
ritirato dal mercato, quei pezzi di ricambio che sono compatibili con il “fai da te”.
L’intervento normativo dell’Unione in vigore dal 1° marzo è limitato, per il momento
a queste quattro categorie di prodotti: frigoriferi-lavastoviglie-lavatrice-televisori, ma
l’obiettivo dell’Unione Europea e del Piano dell’economia circolare è che il diritto alla
riparazione sia esteso a molte altre categorie di prodotti.
Avv. Maria Cristina Rizzo
Ufficio Legale Codacons Campania