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QUELLO CHE AVREMMO DOVUTO IMPARARE DAL COVID
Quello che avremmo dovuto imparare dal covidIn tanto dolore, l’attuale pandemia ci ha offerto alcune sfide per migliorare.
Innanzitutto ha mostrato ad un Paese vecchio come il nostro che grazie alle moderne tecnologie si
potrebbe lavorare, studiare e sostenere esami da casa, tutto potenzialmente con ottimi risultati. In
termini assoluti e generici, sarebbe positivo - laddove possibile - lasciare la libertà di scelta allo
studente e al lavoratore, nel limite delle concrete possibilità offerte dalla propria posizione
lavorativa o dalle materie di studio. Gli studenti fuori sede che accalcano i mezzi pubblici o che
lavorano lontano dalla sede universitaria scelta, potrebbero trarre grande profitto da questa
possibilità. La questione dei mezzi pubblici, servizio spesso inadeguato, è tra l’altro passata in
sordina. Abbiamo però preferito non potenziare le corse, tant'è...
Persino la seduta di laurea, sostanzialmente ridotta ormai ad una mera formalità, non dovrebbe
essere imposta in presenza.
Altra cosa che avremmo dovuto imparare, quindi, è che tante certificazioni per cui era obbligatorio
un corso in presenza - azzoppando chi per vari motivi non avrebbe potuto spostarsi o conciliare gli
orari di lavoro con quelli delle lezioni - possono proficuamente conseguite in FAD con esami
online. Finalmente l'uguaglianza costituzionale applicata in maniera sostanziale.
Altra dimostrazione di questa pandemia è che nel 2020, nel 2021 il grado di igiene di molte persone
è ancora inadeguato, insufficiente, non consono ad una società evoluta. Abbiamo dovuto spiegare
da capo come si lavano le mani e che sarebbe cosa buona e giusta lavarle spesso. Lo abbiamo
spiegato a persone che non le lavano neanche prima e dopo l'utilizzo dei servizi igienici, a quanto
pare senza risultati.
Il covid è stato devastante, una pandemia che ha mostrato la fragilità e le contraddizioni di una
società e la solitudine dei suoi consociati. Come ogni crisi e ogni male, è stato un insegnante severo.
Il peggio è che ancora non abbiamo imparato niente.