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DISTRIBUZIONE DEL VACCINO SPUTNIK V
Poche settimane fa è stato dato grande risalto alla stipula del contratto, o pre-accordo che
dir si voglia, tra la Regione Campania e un indefinito Ente di diritto russo (sarà il produttore
o l'addetto alla commercializzazione?) per la distribuzione del vaccino con nome
commerciale “Sputnik V” contro il Covid-19.
E' sembrato quasi normale che tale vaccino non ha avuto le autorizzazioni previste per
legge dalle Autorità competenti in materia (l'agenzia europea EMA e l'Agenzia Italiana
Farmaco), anzi per qualcuno tale controllo sanitario è apparso un dettaglio insignificante,
quasi un fastidioso passaggio burocratico.
Pochi giorni dopo quell'annuncio leggiamo sugli organi di stampa nazionali e internazionali
che quel farmaco potrebbe nuocere alla salute perché contenente, tra le altre cose,
adenovirus replicante. Il Brasile, pesantemente colpito dalla pandemia, ne ha fatto largo
uso, però ad una analisi più attenta, fondata su dati più ampi, l'Anvisa (l'Agenzia nazionale
di vigilanza sanitaria brasiliana) ha messo in allerta la comunità internazionale affermando
che il vaccino russo contiene “adenovirus replicante”. A dire dell'agenzia sudamericana
ogni singolo lotto vaccinale dell'Istituto Gamaleya basato sul vettore virale Ad5
conterrebbe adenovirus competente per la replicazione.
Occorre trasparenza e responsabilità, due principi che muovono da sempre le azioni del
Codacons, ancor di più quando entra in gioco la salute pubblica. E' per questo che Il
Codacons ha presentato una istanza alla regione Campania per conoscere i termini di
quel contratto riguardante un prodotto farmaceutico ancora non autorizzato dalle istituzioni
sanitarie per mancanza di dati sufficienti. Sarebbe poi utile sapere come è stata
architettata la disciplina sulle modalità di utilizzo del vaccino, se vi sono previste
anticipazioni di spesa pubblica. Insomma, una operazione necessaria di trasparenza.
L'associazione ha informato dell'iniziativa il Ministero della Salute e la Procura generale
presso la Corte dei Conti. Presto torneremo sugli sviluppi di una storia che non vogliamo
passi in secondo piano, come una semplice iniziativa estemporanea.
Pierluigi Morena
ufficio legale Codacons