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AEREI SI PRENOTA MA A CARO PREZZO

Aᴇʀᴇɪ, sɪ ᴘʀᴇɴᴏᴛᴀ ᴍᴀ ᴀ ᴄᴀʀᴏ ᴘʀᴇᴢᴢᴏ
Il balzello che si sono inventate alcune compagnie aeree, arriva a superare il costo del
biglietto stesso, allora il Codacons ha presentato un esposto ad Enac e Antitrust contro
l’extra-costo chiesto dalle compagnie aeree ai passeggeri che vogliono scegliere il posto a
sedere sui voli.
La volontà delle compagnie aeree di garantirsi ad ogni costo nuovi introiti sembrerebbe
aver condotto gli operatori del settore a porre in essere pratiche commerciali scorrette
nei confronti dei consumatori al fine di “imporre”, nella sostanza, il pagamento di costi
aggiuntivi rispetto a quelli pubblicizzati per le varie tratte.
In proposito si rileva che seppure è vero che non sussiste alcun obbligo per l’utente di
pagare un costo extra per il sedile, in quanto, in difetto dell’acquisto, le compagnie
assegnano comunque automaticamente il posto al momento del check-in, è altrettanto
vero che nella maggioranza, se non nella totalità dei casi, i posti assegnati risultano essere
i più stretti, scomodi e/o mal posizionati,come la poltrona nella fila centrale o in fondo al
velivolo, essendo, evidentemente, i migliori riservati a chi intende versare somme
aggiuntive”.
“E così la quasi totalità dei passeggeri che, ad esempio, viaggia con figli minori, ovvero
non vuole volare in fondo al velivolo in posti stretti e scomodi o, ancora, ha specifiche
esigenze che non gli consentono di viaggiare nei posti automaticamente assegnati,
nonché quei passeggeri che, in ragione del delicato periodo storico correlato alla
emergenza epidemiologica e della necessità di rispettare le misure di contenimento,
vogliono assicurarsi di essere seduti vicini ai propri conviventi piuttosto che ad estranei,
sono di fatto costretti a corrispondere le somme aggiuntive per la scelta del posto a
sedere. Somme che peraltro, in taluni casi, finiscono per avere un costo pari o finanche
superiore al biglietto aereo.
Il comportamento posto in essere dai vettori, per quanto detto, sembrerebbe integrare
una pratica commerciale scorretta idonea a falsare in maniera apprezzabile il
comportamento economico del consumatore”.
Per tale motivo il Codacons ha chiesto ad Enac e Antitrust di aprire una apposita
istruttoria per la possibile fattispecie di pratica commerciale scorretta, e di compiere tutti
i controlli necessari a verificare la correttezza dell’operato delle compagnie aeree.
Articolo pubblicato il 17 giugno 2021 su Il Quotidiano del Sud a cura del Prof. Enrico
Marchetti, Presidente del Codacons Campania