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NIENTE PIU CARTA MA UNA E MAIL DIRETTA E CERTIFICATA
Da tempo l'Agenzia delle Entrate enfatizza il passaggio dal cartaceo al digitale nelle
notifiche al contribuente. “Niente più carta, ma una e-mail, diretta e certificata” si legge in
bella evidenza sul sito dell'Ente tributario, ed in questi giorni tutti i media hanno dato
grande risalto alla misura contenuta nel “Decreto semplificazioni” che elimina la marca da
bollo sui Certificati digitali. Ma non è tutto oro quello che luccica, spesso i proclami
rimangono tali, senza concreta applicazione, altre volte vengono sminuite da veri “artifizi”
che non ti aspetti da organi assoggettati, per Costituzione, a principi di trasparenza e buon
andamento. È quanto accade in tema di notifiche eseguite con posta elettronica certificata
(Pec) dall'Agenzia delle Entrate e dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione: si è passati al
digitale è vero ma restano, a carico del contribuente destinatario dell'atto ricevuto nella
casella Pec le spese di notifica.
In ogni caso, per ciascuna notifica effettuata con un semplice “click” viene richiesto il
pagamento di circa 10 euro, somma prevista per la tradizionale notifica con lettera
raccomandata.
Una chiara posizione di vantaggio per gli enti pubblici – lo è anche l'Agenzia delle Entrate
– Riscossione, subentrata nel 2017 ad Equitalia -, i quali sono agevolati dal progresso
tecnologico nella notifica degli atti e al tempo stesso riscuotono somme dovute secondo il
vecchio sistema.
Il Codacons non ci sta, l'associazione ha diffidato il Ministro dell'Economia e Finanze
nonché i vertici dei due enti tributari perché intervengano in tempi certi per porre riparo ad
una incongruenza che si traduce in vera ingiustizia.
I vantaggi delle riforme restano spesso solo sulla carta, non si può pensare ad uno scatto
tecnologico che favorisce tutti lasciando costi e spese, in verità non più esistenti perché
previste per il sistema della notifica in piego raccomandato, oramai desueto.
“Cambia la tua vita con un click” rimane solo il titolo di un film americano, nemmeno di
grande successo.
Pierluigi Morena