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CAPORALATO
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COMUNICATO STAMPA
09/08/2018
• Caporalato: Codacons, boicottare imprese senza bollino etico;
• I NAS vadano a sorte nei campi a fare controlli.
"Chiediamo una modifica alla legge che consenta alle associazioni dei consumatori e agli
enti locali di scoraggiare in modo capillare l'acquisto di prodotti riferiti ad imprese che non
abbiano ottenuto il bollino etico anti caporalato del ministero dell'Agricoltura" - afferma in
una nota il vice segretario nazionale del Codacons, Avv. Matteo Marchetti, sottolineando
che "è un dovere morale e sociale sostenere l'acquisto dei prodotti derivanti da quelle
imprese agricole che sono in regola con le leggi e i contratti di lavoro, dando attuazione a
quanto previsto dal decreto legge Competitività del 2014". "Il bollino - rileva Marchetti -
attesta infatti la trasparenza dell'azienda e garantisce di trovarsi di fronte ad un'impresa
che non utilizza manodopera in nero o clandestina, né tanto meno ricorre ai caporali che la
forniscono. Solo danneggiando economicamente e attraverso boicottaggi legalizzati chi non
si impegna alla lotta al caporalato, è possibile colpire i nuovi schiavisti e arginare il
fenomeno".
"È oramai assodato che la legge introdotta nel 2016 (la 199, per il contrasto al caporalato,
ndr) non è stata in grado di arginare il fenomeno. E come puntualmente accade in Italia le
norme restano disattese perché non si è in grado di eseguire i dovuti controlli sul territorio".
"Per tale motivo, già dal 2015 - ricorda - abbiamo presentato alle istituzioni e al
Parlamento una proposta per legalizzare il 'boicottaggio' delle aziende che non si
impegnano concretamente per impedire lo sfruttamento dei lavoratori".
I NAS – conclude Marchetti - vadano a sorte nei campi a fare controlli non l’ispettorato del
lavoro, i cui controlli che sono INUTILI”.
L’addetto stampa
Nunziante Sessa
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