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CELLULARI E RISCHIO TUMORI


COMUNICATO STAMPA
08 agosto 2019
• ISS, USO CELLULARI A LUNGO NON AUMENTA RISCHIO TUMORI;
• CODACONS: DATI ISS SMENTITI DA SCIENZA. PARTE LA CAMPAGNA DELLE MULTINAZIONALI A
FAVORE DEL 5G COL SUPPORTO DELL’ISS;
• LE ONDE ELETTROMAGNETICHE DEI CELLULARI PROVOCANO TUMORI GRAVI E PROPRIO PER
QUESTO LA LEGGE ITALIANA OBBLIGA AD INFORMARE I CONSUMATORI.
Il Rapporto Istisan 'Esposizione a radiofrequenze e tumori' curato dall’Istituto superiore di sanità è
clamorosamente smentito da tutte le ricerche e dai dati elaborati dai più prestigiosi istituti
internazionali, e si scontra addirittura con le leggi italiane e con le sentenza dei tribunali che
obbligano lo Stato ad informare i cittadini circa i rischi per la salute legati all’uso del cellulare. Lo
afferma il Codacons, bocciando nettamente l’indagine dell’Iss, una ricerca che appare non solo
inattendibile, ma addirittura pericolosa per l’incolumità dei cittadini.
“Sembra sia partita la campagna a favore della tecnologia 5G avviata dalle multinazionali delle tlc
che forse hanno trovato nell’Iss un valido alleato – spiega il presidente Carlo Rienzi – Peccato che
tutti i dati esistenti fino ad oggi in materia smentiscano categoricamente le conclusioni dell’Iss
circa l’assenza di rischi nell’uso di cellulari: dallo Iarc all’Oms, passando per i recenti studi condotti
dal National Toxicology Program degli Stati Uniti (NTP) e dall’Istituto Ramazzini, tutti gli enti di
ricerca affermano senza ombra di dubbio come l’esposizione alle onde elettromagnetiche
prodotte dai telefonini sia potenzialmente cancerogena. La posizione dell’Iss è quindi del tutto
isolata in ambito scientifico e internazionale e non può ritenersi in nessun caso valida e
attendibile”.
In particolare nei comunicati stampa del NTP si parla di una "clear evidence" di tumore alle cellule
di Schwann (cuore) e di una sufficiente evidenza per i tumori alla testa, in particolare glioma e
cromocitoma. I risultati dello studio americano sono stati rafforzati, per quanto riguarda il cuore,
dallo studio dell'Istituto Ramazzini al link
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0013935118300367?via%3Dihub
La "clear evidence" del NTP equivale alla classificazione di "cancerogeno certo" della IARC
dell'OMS, il quale a giugno 2011 ha classificato il telefono cellulare come "possibile cancerogeno".
Se non sarà ritirato il rapporto diffuso oggi, l’Iss rischia addirittura di essere responsabile di
eventuali danni alla salute legati all’uso dei cellulari da parte dei cittadini italiani, e in tal senso
chiediamo un intervento del Ministro della salute Giulia Grillo affinché verifichi eventuali legami
tra la ricerca dell’Istituto e la campagna pro 5G avviata in Italia.
Addetto stampa