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DEPURATORE CAPACCIO DISASTRO AMBIENTALE
COMUNICATO STAMPA
16 /1 2/2020
• TRIBUNALE DI SALERNO: PARTITO IL PROCESSO PER DISASTRO AMBIENTALE A CARICO DEI VERTICI DEL
DEPURATORE DI CAPACCIO PER I MILIONI DI DISCHETTI DI PLASTICA FINITI NEL MAR TIRRENO NEL 2018;
• IL CODA CO NS CAMPANIA AMMESSO PARTE CIVILE;
• TUTTI GLI IMPUTATI RINVIA TI A GIUDIZIO;
Fu risolto il mistero dell'inquinamento da dischetti di materiale plastico che si riversarono in pi tratti costieri del Mar
Tirreno Centrale, con picchi nei pressi dell'isola di Ischia, sul litorale campano e su quello laziale tra Fiumic ino ed Anzio.
Il lavoro delle strutture centrali e periferiche del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera accert, nelle
vicinanze di un impianto di depurazione collocato in prossimit della foce del Sele e sugli argini del fiume, una forte
concentrazione di questi filtri.
Ebbene, dopo quasi tre anni dallevento, Il CODACONS stato ammesso parte civile dal GU P Dott. Pellegrino del
Tribunale di Salerno nel processo partito a carico dei responsabili nonch dei direttori tecnici e dei lavori dell impianto
di depurazione situato nel Comune di Capaccio gestito dalla societ a.s Paistom.
LAvv. Marchetti che si costituito per il Codacons , dichiara: Ricordate i milioni di pezzi fi niti in mare nei primi mesi del
2018? Dischetti di plastica che si sono riversati sulle spi agge del Mar Tirreno da Capaccio (luogo di partenza) fino alla
Sar degna, Corsica e Ville France sur la Mere (Nizza); determinando una compromissione e un deterioramento di acqua,
terra, compromettendo lo stato ambien tale di innumerevoli parchi marini. Pezzi di plastica ch e sono stati ingeriti dagli
animali , addirittura , con conseguenze letali. I fatti sono stati considerati talmente gravi dal PM che nel corso dell’udienza
ha chiesto ed ottenuto la modifica del capo di imputazione da inquinamento ambientale a disastro ambientale ai sensi
dell’ art. 452 quater c.p ..”
L’avv. Marchetti continua : “L’ ammissione come parte civile a questo processo ove tutti gli imputati sono stati rinviati a
giudizio, sugella ancora una volta il gr ande lavoro svolto dal Codacons Campania nel contrast are i reati ambientali anche
attraverso denunce, azione coll ettive, partecipazioni a processi ed altro. Non si può ne gare che il lavoro del Codacons in
questi anni , seppur con tutte le difficoltà specifiche della lotta agli autori dei reati ambientali , ha contribuit o a creare
una nuova consapevolezza per la salvaguardia del proprio territorio. A tal proposito non ci rest a che constatare l’assenza
delle parti civili Comune di Capaccio -Paestum e dell’Ente Parco del Cilento, che ad ogni modo sono ancora in tempo
perché il processo dinnanzi al collegio si aprirà a metà Febbraio ; senza ombra di dubbio lanciamo un appello sin d a ora
alla loro costituzione di parte civile.”
PS: si allega richiesta di rinvio a giudizio.
[Per informazioni chiamare il 3924348291]
N. 2711/2018 R.G. notizie di reato/Mod.21
Procura della Repubblica
Presso ilTribunale Ordinario di Salerno
r RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO
L -artt. 416, 417 c.p.p., 130 D.Lv. 271/89 -
Al Giudice per
l’udienza preliminare
presso ilTribunale di SALER1’O
Il Pubblico Ministero dottssa Marinella Guglielmotti, Sost. Procuratore della Repubblica
presso ilTribunale di Salerno,
Visti gli atti del procedimento penale indicato in epigrafe nei confronti di:
I. Greco Carmine, nato aNoia il 14.05.1963 e residente in Pagani, via Taurano n. 50,
elettivamente domiciliato in Salerno, via Arce n. 64, e/o lo studio dell’Avv. Enrico
Tedesco.
Assistito edifeso di fiducia dall’Avv. Enrico Tedesco del foro di Salerno, con studio in
Salerno, via Arce n. 64.
2. Bello Giovanni Vito, nato a Benevento il 12.04.1960 e ivi residente in c.da San
Cumano- domicilio dichiarato-.
Assistito e difeso di fiducia dall’Avv. Giuseppe Stellato del foro di Santa Maria Capua
Vetere, con studio in Santa Maria Capua Vetere, C. Garibaldi n. 8, edall’Avv. Gerardo De
Tata del foro di Benevento, con studio in Benevento, Viale Antonio Mellusi n. 51.
3. Fiodo Antonino, nato aSant’Agnello (NA) il 14.08.1959 eivi residente in via lommella
Grande n.116.
Assistito e difeso di fiducia dall’Avv. Luigi Tuccillo del foro di Napoli, con studio in
Napoli, con studio in Napoli, via San Tommaso D’Aquino n. 15.
4. lodice Giuseppe, nato aCaserta il 11.12.1966 eresidente in Santa Maria Capua Vetere,
via Vito Nicola Melorio n. 56.
Assistito e difeso di fiducia dall’Avv. Valeria Coppola del foro di Roma, con studio in
Roma, via Locatelli n. 1, edall’Avv. Mauro lodice del foro di Santa Maria Capua Vetere.
Con studio in Santa Maria Capua Vetere, C.so Garibaldi n. 51.
5. Turconi Guido, nato a Milano il 28.01.1954 e ivi residente in Milano, Viale Monte
Nero n. 4, elettivamente domiciliato in Torino, via Bertolotti n. 2e/o lo studio dell’avv.
Luigi Chiappero.
Assistito edifeso di fiducia dagli Avv.ti Luigi Chiappero del foro di Torino, con studio in Torino,
via Bertolotti n. 2, edall’Avv. Luigi Sena del foro di Napoli, con studio in Napoli via Caravaggio n.
45
6. Bardone Elio, nato a,nato aVoghera (PV) il 25.02.1961 eresidente aVolpedo (AL),
via Papa Giovanni XXIII n. 53, elettivamente domiciliato in Napoli, via CaravggiO n. 5
e/o lo studio dell’Avv. Luigi Sena.
Assistito e difeso di fiducia dall’Avv. Luigi Sena del foro di Napoli, con studio in Napoli, via
Caravaggio n. 5.
7. De Rosa Geranio, nato a Salerno il 7.11.1963 e residente in Capaccio Paestum, via
Sandro Pertini n. 322. Assistito edifeso di fiducia dalI’Avv.Gaetano Di Vietri del foro di Vallo della Lucania, con studio
in Vallo della Lucania, via Mons. Nicodemo n. 9edall’Avv. Riccardo Ruocco del foro di Vallo
della Lucania, con studio in Capaccio, viale della Repubblica n. 3.
8. Corradino Angelo, nato aSalerno il 15.02.1974 eresidente in Capaccio, via Linora.
Assistito edifeso di fiducia dall’Avv. Francesco Rizzo del foro di Salerno, con studio in Salerno,
via Arce n. 30.
IMPUTATI
1. per il reato p. e p. dall’art. 452 bis, comma 1 e 2, 110 c.p., perché Greco Carniine,
Responsabile dell’Area VI del Comune di Capaccio Paestum eResponsabile Unico sino al
31.10.2017 del procedimento relativo ai lavori di “Adeguamento dell’impianto di
depurazione sito in località Valorato del Comune di Capaccio” (per l’adozione della
particolare tecnologia cosiddetta a“biomassa adesa” mediante il riempimento delle vasche
con supporti plastici “carrier” per il 55% di volume del comparto della vasca di aerazione
compreso tra le due griglie da opporsi) approvati con delibera del Commissario
Straordinario n. 35 del 5.03.2012, Bello Giovanni Vito, Responsabile LL.PP. dell’Area IV
del Comune di Capaccio Paestum nominato, con deliberazione della giunta Comunàle n. 376
del 31.10.2017, Responsabile Unico del Procedimento di “Adeguamento dell’impianto di
depurazione sito in località Valorato del Comune di Capaccio”, Fiodo Antonino, direttore
dei lavori nominato dal raggruppamento temporaneo tra “ENG s.r.l.-ARRE’ Ingegneria
s.r.l.-Ing. A. Di Gennaro”-aggiudicatario dell’appalto relativo alla direzione dei lavori con
determinazione dell’AREA VI n. 262 del 30/06/20 14, lodice Giuseppe, collaudatore
statico in corso d’opera delle opere strutturali designato con determinazione dell’Area VI n.
315 dell’l.08.20l4, Turconi Guido, legale rappresentante della società VEOLIA WATER
TECNOLOGIES s.p.a(prima società SIBA s.p.a.) aggiudicataria dei lavori di adeguamento
con determina n. 408 del 4.11.2013, Bardone Elio, direttore tecnico della società VEOLIA
WATER TECNOLOGIES s.p.a., De Rosa Gerardo, in qualità di Amministratore unico
dell’A.S. PAISTOM, Azienda speciale con compiti di gestione dell’impianto di “Valorato”,
Corradino Angelo, Direttore tecnico della A.S. PAISTOM, in concorso tra di loro, con
condotta abusiva negligente, imperita eimprudente, commissiva eomissiva consistita:
a) nell’aver realizzato le griglie A eB-opere strutturali- in assenza di progetto emettendo in
esercizio l’impianto di depurazione (gestito dalla società A.S. PAISTOM) prima del
collaudo dei lavori e in assenza di verifiche e della formale consegna dell’impianto
ristrutturato al Comune di Capaccio Paestum;
b) nel by-passare la linea A (dopo il parziale cedimento avvenuto tra la notte dell’ 1 e 2
febbraio 2018 della prima griglia --c.d. di monte installata senza deposito dei calcoli-- della
vasca di ossidazione biologica della linea A con la conseguente esondazione dei reflui e
prima fuoriuscita dei dischetti “carrier” nei piazzali, nelle vasche di sedimentazione
secondarie edi filtrazione-), determinando un sovraccarico idrico sulla seconda griglia B
(c.d. di valle-installata senza deposito dei calcoli) e nel by-passare la filtrazione finale
(passando icarrier dalla vasca alla condotta sottomarina danneggiata da una mareggiata del
2.01.20 18);
c) nel non garantire, per insufficienza di candele porose edunque del sistema di insufflazione
dell’aria, una sufficiente agitazione e miscelazione dei carrier che si addensavano sulla
seconda griglia;
d) nel non progettare la griglia B in relazione agli eventi di massima sollecitazione prevedibili;
e) nel non attivarsi per un intervento urgente sul sistema di by-pass dell’impianto realizzato
con la variante n. 2approvata con delibera della Giunta comunale n. 326 del 23.09.20 16 con
cui veniva introdotto un dispositivo di emergenza-bypass- immediatamente a valle dei
trattamenti primari di grigliatura edisabbiatura mediante il quale le extra-portate in arrivo ,-j
/ all’impianto dovevano essere intercettate e inviate allo scarico dopo la disinfezione per
scongiurare l’ingresso nell’impianto di più portata di quella prevista, dispositivo di
emergenza che non entrava in funzione in occasione del sinistro dell’ ie2 febbraio e, di
conseguenza, neanche in occasione del sinistro del 14.02.20 18;
con tali condotte cagionavano, prima l’esondazione dei reflui, la fuoriuscita dei carrier edei fanghi
dal bordo della vasca nei piazzali epoi il cedimento della griglia B, acausa dell’occlusione della
foratura eil conseguente innalzamento del livello reflui amonte della griglia, con fuoriuscita dei
dischetti “carrier” nella vasca di sedimentazione, di cui un consistente quantitativo, non trovando più
l’ostacolo delle vasche di filtrazione che erano state by-passate, attraverso la condotta sottomarina
danneggiata da una mareggiata del 2.01.2018 si riversava sulle spiagge enel Mar Tirreno (di cui
126.596,471 recuperati e5.403,529 dispersi in mare) da Capaccio aVillefranche sur Mer (Nizza)
fino alla costa orientale della Sardegna ein Corsica,
in tal modo determinando una compromissione eun deterioramento significativi, incisivi erilevanti
che interessavano porzioni non esigue di acqua e terra e, altresì, misurabili, in quanto
quantitativamente apprezzabili eoggettivamente rilevabili- delle acque edell’ecosistema marino e
della flora edella fauna marina edi porzioni estese esignificative del suolo, atteso che icarrier si
disperdevano in mare compromettendo lo stato ambientale delle acque marine, di aree naturali
protette edi elevato valore per la biodiversità in Italia ein Francia edi arenili adibiti alla balneazione
(Parco Nazionale del Circeo, Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, l’Area Marina Protetta La
Gaiola, l’Area Marina Protetta Regno di Nettuno enel Santuario Internazionale dei Cetacei Pelagos)
e tenuto conto del significativo impatto sugli organismi marini (alici, balene, uccelli marini,
tartarughe) che ingeriscono oggetti di plastica o rimangono in essi intrappolati con conseguenze
letali.
InCapaccio, il 14.02.2018
2. per il reato di cui agli art.64 e71 D.P.R. n. 380/2001, 110 c.p., perché nelle qualità descritte
al punto i), realizzavano nell’impianto di depurazione di Capaccio-Paestum, in località
- “Valorato”, le griglie delle vasche A e8, opere strutturali, senza la previa redazione di un
progetto.
-InCapaccio, il 14.02.2018
3. per il reato di cui agli artt. 65 e 72 D.P.R. n. 380/2001, 110 c.p., perché, nelle qualità
descritte al capo 1), iniziavano la costruzione delle opere di cui al capo 2) senza averne fatto
previa denuncia allo Sportello Unico.
In Capaccio, il 14.02.2018
4. per il reato di cui agli artt. 93 e 95 D.P.R. n. 380/2001, 110 c.p., perché, nelle qualità
descritte al capo 1), realizzavano le opere indicate al capo 2) in zona sismica senza darne
preavviso scritto allo Sportello Unico, omettendo il contestuale deposito dei progetti presso
quest’ultimo Ufficio ed omettendo di attenersi ai criteri tecnico-descrittivi per le zone
sismiche.
InCapaccio, il 14.02.2018
Individuata la persona offesa:
• Comune di Capaccio
• Ministero dell’Ambiente edella Tutela del Territorio edel Mare
• A.N.P.A.N.A. in persona della delegata Avv. Maria Morena Suaria, domiciliata in San Paolo
di Civitate (Fg), Piazza Europa n. 7.
• LEGAMBIENTE Campania Onlus, in persona del Presidente e legale rappresentante i,-]
dott.ssa Mariateresa Imparato, domiciliata in Napoli, Piazza Cavour n. 168. • CODACONS, in persona del legale rappresentante Avv. Giuseppe Ursini, con sede in
Roma, Viale G. Mazzini n. 73. /‘1k
Evidenziata l’acquisizione delle seguenti fonti di prova:
1. Annotazioni della Guardia Costiera-Capitaneria di Porto di Salerno del 22.03.2018, n. 7685 e
C.N.R. n. 3/2018 del 23.03.2018 esegg.;
2. Rilievi fotografici;
3. Verbale di sequestro operato dalla Guardia Costiera di Salerno in data 22.03.2018;
4. Verbali di sequestro dei e.d.”earrier”;
5. Documentazione acquisita;
6. Relazione di consulenza tecnica del Prof. Ing. Paolo Massarotti depositata in data 26.02.20 19;
RILEVATO CHE
sono stati compiuti gli adempimenti di cui all’art. 415 bis c.p.p.
Visti gli artt. 416, 417 c.p.p.
CHIEDE
l’emissione del decreto che dispone ilgiudizio nei confronti degli imputati per ireati sopraindicati.
MANDA
alla Segreteria per gli adempimenti di competenza ein particolare per la trasmissione, unitamente
alla presente richiesta, del fascicolo contenente la notizia di reato ela documentazione relativa alle
indagini espletate.
Salerno, il25.05.2020
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VISTO
Salerno,
Procuratore dejla Re ubblica Aggiunto
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