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CICLABILE PER PAESTUM
COMUNICATO STAMPA
05/01/2022
• LA VECCHIA CICLOVIA SALERNO-PAESTUM UNA “CATTEDRALE NEL DESERTO”
COSTATA PIU' DI 12 MILIONI E, DA SUBITO, FINITA NEL DEGRADO
• IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE FINANZIA CON ALTRI 21 MILIONI UNA
NUOVA PISTA CICLABILE
• IL CODACONS CHIEDE CHIAREZZA AL MINISTERO E AGLI ENTI LOCALI
In questi giorni si è diffusa la notizia di un finanziamento di 21 milioni elargito dal Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione di una rete ciclabile intercomunale che da
Salerno condurrà ad Agropoli.
L'iniziativa, sulla carta, è meritevole di attenzione: mobilità ecologica, occasione per fare sport in
sicurezza, possibilità di lanciare il cicloturismo (il nuovo finanziamento è ammesso proprio come
“accessibilità turistica”).
Una riflessione su quello che è stato fino ad oggi si rende tuttavia necessaria: oltre 15 anni fa
veniva realizzata, su impulso della Provincia di Salerno, la pista ciclabile che percorre la litoranea,
attraversando i comuni di Pontecagnano e Battipaglia, poi la marina di Eboli fino a Capaccio. Fu
presentata, con enfasi, come una delle “ciclovie più lunghe d'Europa”, dopo il taglio del nastro si è
rilevata un enorme spreco di denaro pubblico, uno dei tanti.
La pista – costata ben 12 milioni di euro -, di fatto non è stata mai utilizzata dai ciclisti, con le
associazioni di sportivi che ne hanno evidenziato errori tecnici. Sin da subito l'opera è stata poi
lasciata all'abbandono, senza cura né manutenzione. Non a caso è definita la “ciclovia della
vergogna”!
Il Codacons, visto il pericoloso precedente, ha chiesto al Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti se il nuovo finanziamento deliberato sia stato preceduto da un approfondito studio sulle
cause che hanno portato al clamoroso fallimento della ciclovia esistente.
“Abbiamo chiesto al Ministero”, afferma l'avvocato Pierluigi Morena dell'ufficio legale Codacons,
“che sia previsto un serio piano di monitoraggio e manutenzione perché il progetto d'investimento
pubblico realizzi funzione e scopi. Non è pensabile che, ad inaugurazioni e pomposi tagli del
nastro, segua l'abbandono delle opere e un sicuro degrado”.
“Attività di monitoraggio”, precisa il presidente Enrico Marchetti, “già programmate dal sistema
MOP che prevede controlli sulla spesa e, aggiungiamo noi, sugli stessi obiettivi reali delle opere”.
Il dossier del Codacons è stato inviato anche alla Provincia di Salerno e al Comune capofila di
Capaccio Paestum insieme ai Comuni di Salerno e Agropoli.
UFFICIO STAMPA
[Per maggiori info chiamare il 3471876675]