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IL SALVAGENTE


COMUNICATO STAMPA
04/02/2022
ANTITRUST BOCCIA I TEST SULL’OLIO D’OLIVA DELLA RIVISTA “IL SALVAGENTE” E
SANZIONA LA SOCIETA’ EDITORIALE CON 25MILA EURO DI MULTA
PRATICA COMMERCIALE SCORRETTA E SVIAMENTO DELLE SCELTE DEI CONSUMATORI.
ACCOLTE LE DENUNCE DEL CODACONS E DELLE AZIENDE PRODUTTRICI
ANTITRUST ACCERTA ANCHE INGANNEVOLEZZA DEL CERTIFICATO “ZERO TRUFFE”
L’Antitrust boccia i test sull’olio extravergine d’oliva condotti dalla nota rivista “Il
Salvagente” e condanna la società a pagare una sanzione da 25mila euro per pratica
commerciale scorretta. Ne dà notizia il Codacons, che rende oggi pubblico il
provvedimento dell’Autorità adottato nei confronti della società EditorialeNovanta S.r.l.
editrice della rivista “Il Salvagente”.
Come noto sia l’associazione dei consumatori, sia diverse società produttrici di olio, si
erano rivolte all’Autorità per la concorrenza segnalando possibili irregolarità in merito ai
test di laboratorio eseguiti da Il Salvagente e pubblicati dalla rivista, test che avevano
bocciato alcuni marchi promuovendone altri. L’Antitrust ha inoltre rilevato come il
certificato “Zero truffe” promosso dalla società editoriale violi le disposizioni del Codice
del Consumo.
Si legge nel provvedimento dell’Antitrust:
“Il procedimento concerne il comportamento posto in essere dal professionista
EditorialeNovanta, consistente nelle modalità di presentazione e di attuazione
dell’iniziativa “Zero Truffe” che comporta il rilascio, alle aziende che ne fanno richiesta, del
diritto di utilizzare un segno distintivo, costituito dal bollino “Certificato Il Salvagente Zero
Truffe”, apponibile sul packaging, che attesterebbe la qualità dei prodotti e la “virtuosità”
dell’azienda che li produce;
nel riferire, sulla rivista Il Salvagente, di una indagine, suscettibile di orientare le scelte dei
consumatori, recante gli esiti di test comparativi condotti su oli di oliva, effettuati
applicando una metodologia di analisi non trasparente con riguardo alle modalità di
campionamento e non conforme alla normativa tecnica prevista per la realizzazione di
test comparativi […]
Gli elementi raccolti indicano che la partecipazione all’iniziativa e la concessione del
bollino avvengono a pagamento, a valle delle verifiche effettuate dal professionista
riguardo ai parametri e agli aspetti del prodotto/servizio oggetto del bollino. L’ambito
delle verifiche è concordato con l’azienda richiedente e investe generalmente singole
referenze e/o specifici aspetti del prodotto/servizio. Si tratta, quindi, di verifiche effettuate
“su commissione” dell’azienda richiedente [...] la stessa locuzione “Zero Truffe” lascia
intendere che la “garanzia” offerta riguardi tutte le caratteristiche del prodotto/servizio
che se ne fregia ed evoca un giudizio, anche di carattere comparativo, sulla legalità e la
correttezza dell’attività dell’azienda che non trova alcun fondamento nelle analisi svolte
dal Salvagente. L’utilizzo della parola “certificazione” appare inoltre dichiaratamente volto
a sfruttare l’affidamento dei consumatori su attestazioni fornite da enti terzi indipendenti
sulla base di protocolli approvati, ai quali il professionista in realtà non appartiene.
Tali elementi appaiono suscettibili di indurre il consumatore a ritenere, contrariamente al
vero, che il prodotto e l’azienda che si fregino del bollino siano superiori agli altri sia sul
piano qualitativo sia su quello della diligenza professionale. [...]
Quanto ai vanti di terzietà e imparzialità nella concessione del bollino, occorre rilevare
che essi appaiono contraddetti dal fatto che i criteri per l’assegnazione del bollino sono
determinati di comune accordo e nell’interesse dell’azienda richiedente; inoltre, la
circostanza che il bollino è stato assegnato ad una azienda con la quale il professionista
ha compartecipazioni in altre attività appare in contrasto con la qualifica “super partes”.
[...]
Quanto alla diffusione dei risultati delle analisi comparative relative all’olio extravergine di
oliva, gli elementi acquisiti indicano che il campione di almeno uno degli oli che non
hanno superato la prova organolettica aveva una data di scadenza assai più ravvicinata
rispetto a quella di altri oli. Nel corso del procedimento è emerso inoltre che 7 dei 15 oli
testati non erano extravergini sulla base di un’unica prova di assaggio e che Il Salvagente
si è rifiutato di procedere ad una prova supplementare, ritenendo che il meccanismo di
ripetizione della prova a richiesta del produttore, espressamente previsto dalla normativa
comunitaria
35, debba essere applicato da una autorità pubblica di controllo prima di procedere a
sequestri o azioni giudiziarie. Il rifiuto della ripetizione della prova appare tanto più
stigmatizzabile ove si considerino gli opposti esiti dei test effettuati dai produttori all’atto
dell’imbottigliamento e, poi, su campioni appartenenti ai medesimi lotti testati da Il
Salvagente. [...]
Infatti, come emerge anche dalle Linee Guida ISO/IEC, la ripetizione del campionamento
(e, quindi, del test) è ritenuta opportuna qualora i produttori documentino la non
correttezza o il carattere eccezionale dei risultati del test. Nel caso specifico, la possibilità
– non smentita da EditorialeNovanta – che la qualità dell’olio acquistato dal consumatore
finale fosse stata alterata da problematiche distributive al di fuori del controllo del
produttore, costituiva un elemento che avrebbe permesso di ritenere “eccezionali” i
risultati ottenuti, consigliandone la ripetizione quantomeno della prova di assaggio su
campioni acquistati presso altre catene distributive. Pertanto, in assenza di tali prove
supplementari, la diligenza professionale avrebbe richiesto l’adozione di particolari
cautele nella comunicazione dei risultati dei test comparativi, al fine di evitare
fraintendimenti da parte dei consumatori”.
Per tali motivi l’Antitrust ha elevato una sanzione da 25mila euro nei confronti della
EditorialeNovanta S.r.l. editrice della rivista “Il Salvagente” per pratica commerciale
scorretta. Si attende ora la decisione in merito ad analoghi recenti test sull’olio d’oliva e
su altri prodotti alimentari pubblicati dalla rivista Altroconsumo e oggetto di diversi
esposti presentati dal Codacons.