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LUCI ACCESE NEGLI STADI DA CALCIO
Comunicato Stampa
17/8/2022
TROPPE LUCI ACCESE NEGLI STADI DA CALCIO
CODACONS: DIFFIDA ALLA LEGA CALCIO, LE PARTITE SERALI VANNO RIDOTTE
APPELLO SACROSANTO, CHIEDONO SACRIFICI AI CITTADINI E NON SI PREOCCUPANO
NEANCHE DI RIDURRE GLI SPRECHI
IN MEDIA IL CONSUMO DI UNO STADIO POTREBBE ALIMENTARE UNA PICCOLA CITTÀ,
DAL CALCIO D'INIZIO FINO AL FISCHIO FINALE
Il Codacons appoggia in pieno la proposta avanzata da Gian Antonio Stella, che sul
Corriere della Sera di oggi ha denunciato l’ipocrisia tutta italiana per cui, a fronte delle
note difficoltà energetiche nazionali, nessuno osa mettere in discussione la collocazione
serale delle partite di Serie A: una fonte di spreco energetico evidente e facilmente
gestibile, ma evidentemente sottoposta a regole che non somigliano neanche
lontanamente a quelle applicate ai cittadini.
L’Associazione presenterà quindi una diffida alla Lega Calcio, affinché la quota di partite
serali sia ridotta per venire incontro alle comuni necessità di risparmio energetico. Si
tratta infatti di eventi che, con buona pace degli addetti ai lavori che temono un poco di
caldo in più, non perderebbero in nulla dal punto di vista della godibilità anche se svolti
al pomeriggio; in compenso invece, si otterrebbero sensibili risparmi dal punto di vista
del consumo energetico, fornendo anche – elemento questo niente affatto trascurabile,
nel momento attuale – una testimonianza di partecipazione alle difficoltà e ai limiti che la
comunità si trova a fronteggiare.
Secondo i dati Selectra UK, uno stadio con una capienza di 40.000-80.000 spettatori -
durante una partita di 90 minuti - consuma fino a 25.000 KWh. L'energia utilizzata
durante un solo incontro potrebbe alimentare più di una dozzina di case, per un anno
intero. Senza dimenticare che il consumo energetico degli stadi varia a seconda della
stagione, e proprio per questo il risparmio d’inverno è garantito: tra sistemi di
riscaldamento e raffreddamento, luci, proiettori, tabelloni, schermi pubblicitari (senza
parlare di cucine e i servizi di catering), si calcola che i principali stadi potrebbero
alimentare in media una piccola città, dal calcio d'inizio fino al fischio finale.
Per questo la ministra dello Sport francese, Amélie Oudéa-Castéra, sta pensando di
evitare l’organizzazione di eventi sportivi invernali in notturna. E per questo sarebbe il
caso in Italia di aprire finalmente un dibattito sul contributo dello sport professionistico,
una macchina commerciale immensa, agli sforzi comuni richiesti dallo scenario globale. Il
Codacons intanto fornisce il suo contributo, pratico e concreto, affinché questo accada.