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BENZINA QE GASOLIO SOPRA 2 EURO
COMUNICATO STAMPA
9 gennaio 2023
BENZINA: QE, GASOLIO SOPRA 2 EURO. STAFFETTA, PREZZO IN AUTOSTRADA
SOPRA 2,2 EURO AL LITRO. CODACONS: DATI CONFERMANO NOSTRE DENUNCE
AL NETTO DEL RIALZO ACCISE PREZZI AVREBBERO DOVUTO SCENDERE PER
EFFETTO DEL CALO DEL PETROLIO. PIENO COSTA 8,9 EURO RISPETTO A FINE
DICEMBRE
CHIEDEREMO A MINISTRO URSO DI AFFIDARE ATTIVITA’ MR PREZZI AD
ASSOCIAZIONI CONSUMATORI
I dati diffusi oggi da Quotidiano Energia e Staffetta Quotidiana confermano in pieno le
denunce del Codacons circa le anomalie dei listini dei carburanti. Lo afferma
l’associazione dei consumatori, commentando le ultime rilevazioni che vedono i prezzi
alla pompa ancora in crescita sulla rete, con prezzi medi che in autostrada superano i 2,2
euro al litro.
Oggi un pieno di benzina costa in media 8,9 euro in più rispetto a fine dicembre, che
equivale ad una maggiore spesa su base annua di circa 214 euro ad automobilista. Al
di là dei casi limite registrati nelle isole o su alcune tratte autostradali, dove i listini si
avvicinano anche ai 2,5 euro al litro, è evidente che qualcosa non torna sul fronte dei
prezzi alla pompa – spiega il Codacons – Il rialzo di benzina e gasolio era ampiamente
atteso come effetto dell’aumento delle accise, ma al netto della maggiore tassazione la
componente di prezzo che non risente di Iva e accise avrebbe dovuto scendere per
effetto del forte calo delle quotazioni del petrolio, sceso in questi giorni abbondantemente
sotto gli 80 dollari al barile. Non si capisce poi come due pompe dello stesso marchio,
ma ubicate in zone diverse, possano vendere lo stesso carburante con differenze di
prezzo di anche 20 centesimi di euro.
Ora saranno magistratura, Guardia di Finanza e Antitrust, cui il Codacons ha inviato un
esposto, a dover verificare la correttezza dei listini alla pompa e l’esistenza di eventuali
speculazioni tese a mantenere ingiustificatamente elevati i prezzi di benzina e gasolio.
“Siamo lieti che la nostra denuncia sui carburanti abbia portato il Governo ad attivarsi
immediatamente per monitorare l’andamento dei listini, ma riteniamo che simili situazioni
debbano essere prevenute attraverso una attività di vigilanza costante – afferma il
presidente Carlo Rienzi – Per tale motivo all’incontro col ministro Urso previsto per
questa settimana, chiederemo al Governo di riformare Mister Prezzi, figura finora
rivelatasi fallimentare, attribuendo compiti e funzioni di tale organismo alle associazioni
dei consumatori, che hanno competenza a presenza sul territorio in grado di garantire un
controllo serrato sui prezzi e denunciare in tempo reale anomalie e speculazioni” –
conclude Rienzi.