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TIK TOK SFIDE PERICOLOSE TRA ADOLESCENTI
COMUNICATO STAMPA
21 marzo 2023
ANTITRUST: FARO SU TIKTOK PER SFIDE PERICOLOSE ADOLESCENTI. CODACONS: BENE
ANTITRUST, SOCIAL SEMPRE PIU’ PERICOLOSI PER GIOVANI, MA INDAGINE NON
RISOLVE PROBLEMA
ASSOCIAZIONE DENUNCIA SOCIETA’ IN PROCURA PER VIOLENZA PRIVATA E
CORRUZIONE DI MINORI
OLTRE AL DANNO LA BEFFA: TIKTOK CON UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI
PROMUOVE PROGETTO CONTRO RISCHI DEI SOCIAL!!
Dopo l’indagine avviata dall’Antitrust su TikTok per il caso della sfida "cicatrice francese",
il Codacons annuncia un esposto alla Procura della Repubblica di Roma contro la società
per le possibili fattispecie di violenza privata e corruzioni di minori. “Da tempo abbiamo
avviato un monitoraggio dei social network segnalando ai gestori delle piattaforme e alle
autorità competenti post e contenuti violenti o a rischio, ma nessuno interviene per
oscurare tempestivamente le pagine pericolose e sanzionare i responsabili – denuncia il
presidente Carlo Rienzi – Oltre alle sfide su TikTok che possono avere ripercussioni sulla
sicurezza e sulla salute dei giovani, c’è il fenomeno altrettanto pericoloso dei genitori,
quasi sempre influencer famosi, che pubblicano sui social foto dei propri figli spesso in
posizioni o situazioni ambigue, tali da rappresentare una violenza verso i minori e una
violazione di tutte le norme a tutela della privacy dei bambini”.
Il Codacons rivela poi un clamoroso paradosso: TikTok da un lato non vigila sui contenuti
pubblicati sulla sua piattaforma ma dall’altro, in collaborazione con una associazione dei
consumatori italiana (Unc), pubblicizza un progetto per aiutare i giovani a “passare del
tempo di qualità online e conoscere i rischi a cui alcuni ambienti virtuali espongono”…!
“L’indagine dell’Antitrust su TikTok è quindi utile ma rappresenta una goccia nel mare
considerati i contenuti che circolano oggi sui social network e possono fortemente
condizionare i più giovani, e che rendono sempre più pericolosi tali nuovi strumenti di
comunicazione e condivisione” – conclude Rienzi. Per tali motivi il Codacons ha deciso di
investire della questione anche la Procura della Repubblica di Roma per le possibili
fattispecie penali della vicenda, e se sarà aperta una inchiesta tutti i genitori i cui figli
utilizzano TikTok potranno costituirsi come parte lesa.