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LA BENZINA SALE ANCORA
Comunicato stampa
Economia
17/8/2023
LA BENZINA SALE ANCORA, AL SELF IN AUTOSTRADA A 2,019 EURO
CARO BENZINA: IL GOVERNO FA CASSA SUI RINCARI, DENUNCIA PER
APPROPRIAZIONE INDEBITA CONTRO IL MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE
FINANZE CON DIFFIDA A CONGELARE LE ACCISE
CODACONS: SIAMO ALLA FOLLIA. IL GOVERNO SI PRENDE MERITI CHE NON
ESISTONO E FA I CONTI COME SE LE ACCISE NON ESISTESSERO, MA GLI ITALIANI
LE PAGANO OGNI GIORNO ANCHE SE LORO AVEVANO PROMESSO DI ELIMINARLE
Torna ad attaccare il Codacons sul caro-carburanti, che ha provocato nelle settimane cruciali
dell’estate prezzi salatissimi sulle strade e sulle autostrade italiane; l’Associazione, di fronte
all’immobilismo delle autorità preposte, invia oggi una denuncia nei confronti del Ministero
dell’Economia e delle Finanze per appropriazione indebita e speculazione da aggiotaggio, con
diffida a congelare i 2,2 miliardi di euro di accise incamerati solo nell’ultima settimana.
Dopo il sedicesimo aumento di seguito del costo dei carburanti - che l’esecutivo a quanto pare non
giudica allarmante, considerandolo al netto delle accise - è davvero incredibile assistere alla scena
di un Governo che si prende meriti che non esistono e arriva a fare i conti senza le accise, nel
goffo tentativo di convincere i cittadini che la situazione è sotto controllo; tutto questo mentre gli
italiani, ormai rassegnati al salasso, si ritrovano dissanguati alla pompa di benzina.
Qualcuno infatti deve ricordare al ministro e al Governo che le famiglie non pagano il prezzo
depurato dalle accise ma quello reale: devono sopportare un prezzo medio di 2 euro al litro, quasi
3 euro nelle peggiori delle ipotesi, senza che nessuno finora sia stato capace di fermare
l’arrampicata dei prezzi. L’incoerenza, insomma, regna sovrana: se per il Governo la colpa è delle
accise, ora la promessa di cancellarle – fatta in abbondanza negli anni passati da diversi esponenti
del Governo attuale – è sparita nel nulla. Un circo dell’assurdo di cui fanno le spese, al solito, gli
italiani.
Proprio per tutelare i diritti dei cittadini, quindi, il Codacons presenta oggi una denuncia al
Ministero dell’Economia e delle Finanze con diffida a congelare gli introiti delle accise, che
rappresentano un’appropriazione indebita e una speculazione da aggiotaggio nei confronti dei
consumatori.