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Autore/i: Avv. Matteo Marchetti, CODACONS Campania Tag: Salerno, Disservizi, Sociale, Ambiente, News
OTTO PAGINE_AREA VERDE ADIACENTE LA CHIESA DI SANT EUSTACHIO CODACONS CHIEDE LA RIAPERTURA
Salerno .Area verde adiacente la chiesa di Sant’Eustachio: Codacons chiede la
riapertura
"Spazio reso inaccessibile da lavori", chiesto l'intervento del sindaco e commissione trasparenza
Condividi mercoledì 15 novembre 2023 alle 16:41
di Federica Inverso
Area verde adiacente la chiesa di Sant’Eustachio , a Salerno, inaccessibile: il Codacons
chiede l’intervento urgente del sindaco Napoli e della commissione trasparenza.
E' stata inviata una nota al Comune affinché “vengano ricreate tutte le condizioni che consentano di
poter di nuovo accedere all’area”.
“L’area - spiega il Codacons - è stata resa inaccessibile da lavori che di fatto hanno reso
impraticabile tutto lo spazio aperto dell'area di terreno immediatamente adiacente al lato Est della
Chiesa di San Eustachio. Già si è provveduto a denunciare nei mesi passati l'accaduto agli organi
competenti e si è partecipato già a diverse sedute della commissione trasparenza”.
Codacons ha provveduto a denunciare nei mesi passati l’accaduto agli organi competenti e ha partecipato
a diverse sedute della Commissione Trasparenza. Ieri ha chiesto una nuova convocazione della
Commissione Trasparenza vista "la gravità dell’accaduto e l’urgenza di nuovi adempimenti"
Il Codacons chiede quindi che vengano ricreate tutte le condizioni che consentano di poter di nuovo
accedere all’area
Con riferimento al progetto sociale e alla relativa determina, nati con finalità aggregative e di
preservazione dell’ambiente e per consentire alla popolazione nuovi spazi dove svolgere varie attività
gratuite tra cui modellismo dinamico, astronomia, disegno e pittura, cura delle piante, boy scout, pic-nic
familiari, l’avvocato Matteo Marchetti dichiara che “il progetto sociale è durato di fatto solo poche
settimane. In attesa delle verifiche anche giudiziarie sulle responsabilità di coloro che non hanno
preservato il manto erboso di tutta l’area (così come prescritto dalla Soprintendenza) ma hanno addirittura
condotto scavatrici e ruspe modificanti lo stato dei luoghi, abbiamo richiesto il rinnovo per almeno tre
anni del comodato d’uso gratuito così come previsto dalla determina del 17 dicembre 2020 ritenendo
ogni altro atto illegittimo alla luce degli accadimenti degli ultimi tre anni“.