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ANSA GOOGLE NEL MIRINO ANTITRUST PER L USO DEI DATI PERSONALI
COMUNICATO STAMPA
18 Luglio 2024
“ANSA/Google nel mirino Antitrust per l'uso dei dati personali”
Aperta un'istruttoria sull'invio delle richieste di consenso
(di Francesco Carbone) (ANSA) - ROMA, 18 LUG - Chi acconsente al collegamento con Google
non conosce il reale effetto che il consenso produce sull'uso dei suoi dati personali. Con questa
motivazione l'Antitrust ha avviato una nuova istruttoria contro la big tech che già in passato era
incappata negli strali dell'autorità per le proprie azioni rispetto ai dati degli utenti. Dopo una
sanzione di 100 milioni Google aveva anche accettato le indicazioni dell'autorità sulla portabilità.
Ora si apre un nuovo dossier che segue, ad esempio, quello su Meta che ricevette una multa da 3,7
milioni sempre per l'utilizzo dei dati. Soddisfatti i consumatori con il Codacons che sottolinea come
i dati degli utenti abbiano un "enorme valore economico sul mercato, consentendo profilazioni,
pubblicità e vendite di servizi e prodotti, dati che spesso vengono raccolti in modo subdolo senza
fornire adeguate indicazioni ai consumatori. Le informazioni circa il consenso all'uso dei propri dati
personali devono essere sempre chiare e trasparenti, per mettere in condizione gli utenti di conoscere
chi e come utilizza questi dati e permettere loro di compiere scelte consapevoli che hanno
ripercussioni sia sul fronte della privacy, sia sul fronte economico". Il procedimento istruttorio è nei
confronti di Google e della sua capogruppo Alphabet e riguarda più in dettaglio l'invio agli utenti
della richiesta di consenso al "collegamento" dei servizi offerti. Questa richiesta sembrerebbe infatti
non fornire informazioni rilevanti, o le fornirebbe lacunose e imprecise, riguardo al reale effetto che
il consenso produce sull'uso da parte di Google dei dati personali degli utenti. Stesse criticità - rileva
l'Antitrust - esisterebbero riguardo alla varietà e alla quantità di servizi Google, rispetto ai quali può
aver luogo un uso "combinato" e "incrociato" dei dati personali, e riguardo alla possibilità di
modulare (e quindi anche limitare) il consenso solo ad alcuni servizi. Secondo l'Autorità, inoltre,
Google utilizzerebbe tecniche e modalità di presentazione della richiesta di consenso, e anche di
costruzione dei meccanismi di raccolta del consenso stesso, che potrebbero condizionare la libertà
di scelta del consumatore medio. Il cliente sarebbe infatti indotto ad assumere una decisione
commerciale che non avrebbe altrimenti adottato, acconsentendo all'uso combinato e incrociato dei
propri dati personali tra la pluralità dei servizi offerti. (ANSA).