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SCANDALO AIRBAG CITROEN


COMUNICATO STAMPA
11/10/202 4
• ACCOLTA L ’AZIONE INIBITORIA SU L CASO AIRBAG CITROEN PROMOSSA DAL CODACONS,
ASSOURT E ADUSBEF ;
• RICHIESTA DI INTERVETO A PSA ITALIA TRA CUI VEICOLI SOSTITUTIVI IN FAVORE DEI
COINVOLTI;
• PREVISTE PENALI DI € 50 PER O GNI GIORNO DI RITARDO NELL ’INVIO D ELLE COMUNICAZIONI
NECE SSARIE AI PROPRIETARI DEI VEICOLI;
PSA ITALIA CONDANNATA A FORNIRE AUTO SOSTITUTIVA AD AUTOMOBILISTI
COINVOLTI NELLA CAMPAGNA DI RICHIAMO E COMPLETARE CON URGENZA
SOSTITUZIONE DEGLI AIRBAG DIFETTOSI
Clamorosa decisione del Tribunale di Torino che, accogliendo l’azione inibitoria promossa da
Codacons, Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi, e Adusbef sul caso degli airbag difettosi
montati su alcune autovetture, ha ordinato a Psa Italia una se rie di interventi, tra cui la messa a
disposizione di una auto sostitutiva gratuita in favore di tutti gli automobilisti coinvolti nella
vicenda.
Il caso è quello degli airbag difettosi che interessa circa 190 mila veicoli Citroen C3 e DS3, prodotti
tra il 2009 e 2019, airbag la cui attivazione in caso di incidenti potrebbe avere conseguenze letali
per i passeggeri in quanto “potrebbero rompersi con una forza eccessiva, con il rischio che
frammenti di metallo colpiscano gli occupanti del veicolo”.
Il Tribunale di Torino (Presidente Silvia Vitrò, Relatore Stefano Demontis) ha emesso oggi una
ordinanza con cui, accogliendo le richieste di Codacons, Assourt e Adusbef, “condanna GROUPE
PSA ITALIA S.p.A. a cessare le condotte omissive poste in essere in pregiudizio dei clienti, ed
ordina alla stessa di adottare le seguenti misure idonee ad eliminarne gli effetti:
a) individuare i proprietari nei cui confronti la raccomandata già inviata non abbia avuto esito
positivo, perché irreperibili o per altre ragioni, e, previe le opportune ricerche anagrafiche, inviare
entro 15 giorni dalla comunicazione del presente provve dimento, con raccomandata A/R
all’indirizzo così accertato o con PEC ove possibile, una nuova comunicazione dell’esigenza di
interrompere la guida del veicolo e di avviare la procedura di check -in on line o via telefono, con
tutti i dati necessari a tal fi ne;
b) pubblicare per due volte, la prima per due giorni consecutivi a decorrere dal quinto giorno
successivo alla comunicazione del presente provvedimento, la seconda per due giorni consecutivi
dopo 15 giorni dalla prima pubblicazione, a tutta pagina sui quotidiani cartacei Corriere della Sera,
La Repubblica, Gazzetta dello Sport, e nella home page dei siti internet TGCOM 24, Fanpage,
Corriere della Sera, avviso contenente notizia della campagna di richiamo, descrizione del pericolo
e comunicazione dell’esigenza di avviare la procedura di check -in on line o via telefono, con tutti
i dati necessari a tal fine;
c) completare entro il 31.1.2025 le operazioni di sostituzione kit -airbag sui 127.036 veicoli che al
23.9.2024 hanno eseguito il check -in;
d) inviare, entro 10 giorni dalla comunicazione del presente provvedimento, a tutti gli utenti che
hanno già effettuato il check -in comunicazione, via mail o sms, contenente l’avviso sia della
possibilità di fare richiesta di un’auto sostitutiva (o di opta re per voucher di car -sharing dove il
servizio è presente) e di ottenerla entro 7 giorni dalla richiesta, senza costi o al massimo con un
deposito cauzionale di € 150 che corrisponderà al limite di responsabilità del cliente, sia del fatto
che – ove non si a già individuata la data programmata per l’intervento di riparazione del loro
veicolo – questo potrà avvenire al più tardi entro il 31.1.2025;
e) inviare identica comunicazione ai clienti che non hanno ancora effettuato il check -in, nella stessa
comunicazione di cui al punto a), con l’avviso che l’intervento di riparazione sarà effettuato con
tutta probabilità in data successiva al 31.1.2025.
f) mettere l’autovettura sostitutiva, o il voucher per il servizio di car -sharing, a disposizione del
cliente entro 7 giorni dalla sua richiesta, presso un centro di consegna sito nel Comune di residenza
se capoluogo di Provincia, oppure compreso nel terri torio della Provincia di residenza.
Visto l’art. 614bis c.p.c., fissa le seguenti somme a titolo di penale:
1) € 50 per ogni giorno di ritardo nell’invio di ogni singola comunicazione individuale di cui al
punto a) ed e);
2) € 20.000 per ogni giorno di ritardo nell’adempimento degli obblighi di cui al punto b);
3) € 20.000 per ogni giorno di ritardo rispetto al termine del 31.1.2025 di cui al punto c);
4) € 50 per ogni giorno di ritardo nell’invio di ogni singola comunicazione individuale di cui al
punto d);
5) € 50 per ogni giorno di ritardo nella messa a disposizione della singola soluzione di mobilità
alternativa di cui al punto f)”.
“Questa decisione del Tribunale di Torino è una grande vittoria per tutti i consumatori italiani, che
sottolinea come la responsabilità sociale delle grandi imprese non sia solo nella qualità della
produzione e nella vendita dei prodotti, ma anche e in pri mis nell’ intervenire immediatamente nel
caso di criticità che mettono in grave pericolo la sicurezza e la salute degli utenti” – commentano
le tre associazioni.
L’addetto stampa
[Per info chiamare il 089252433 ]