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IL DIRITTO ALLA MEDICINA PERSONALIZZATA PARTE I

IL DIRITTO ALLA MEDICINA PERSONALIZZATA Parte I
Diritto ad un trattamento personalizzato
Ogni persona ha diritto ad un trattamento medico personalizzato capace di
determinare il miglior risultato di salute possibile, che tenga in considerazione e
rispetti anche tutte le caratteristiche individuali rilevanti, quali: le caratteristiche
genotipiche e fenotipiche dell’individuo, il sesso, l’età, la presenza di più patologie,
l’assunzione di più medicinali, lo stile di vita e le condizioni psico-sociali, e le
differenze religiose/culturali.
Ogni individuo è unico, ha una storia clinica e uno stile di vita propri, vive in un
determinato ambiente, in alcuni casi può essere affetto da più patologie che lo
costringono ad assumere diverse terapie. È fondamentale tener conto di tutti questi
fattori per poter garantire una terapia personalizzata che sia efficace, poiché
l’efficacia della terapia può essere influenzata da ognuno di questi fattori, sia in
negativo, sia in positivo.
Diritto all’innovazione diagnostica e terapeutica
Ogni persona ha diritto ad accedere alle terapie e alle tecnologie diagnostiche
innovative, se ritenute appropriate al suo caso, al fine di ricavarne un potenziale
vantaggio rispetto alle terapie e alle tecnologie diagnostiche tradizionali senza
vincoli di residenza e ostacoli di natura amministrativa, burocratica ed economica.
L’innovazione ogni giorno fa enormi progressi e mette a disposizione dei pazienti
terapie e tecniche diagnostiche impensabili fino a poco tempo fa. Nell’ambito del
modello della medicina personalizzata le nuove tecnologie hanno permesso di
analizzare alcune caratteristiche molecolari del paziente e della sua malattia come
un bersaglio di specifiche terapie antitumorali. I bersagli verso cui indirizzare la
terapia mirata, possono essere individuati con diverse tecnologie: tradizionali e più
innovative. Tra le più innovative, la NGS, una metodica diagnostica che consente di
individuare in maniera molto precisa e in tempi rapidi le specifiche alterazioni
molecolari su cui scegliere i farmaci mirati. Ad oggi i nuovi test NGS non sono nei LEA
(elenco delle prestazioni erogate a carico del SSN) e le tariffe di rimborso alle
strutture da parte dei Servizi sanitari regionali sono diverse da regione a regione.
Inoltre il report mutazionale generato da NGS può indicare farmaci attivi che
possono essere già disponibili e rimborsati oppure disponibili ma non registrati per
la specifica indicazione o in fase di sperimentazione clinica limitando di fatto
l’accessibilità alle terapie mirate. Ciò solleva questioni di carattere etico e impone
di colmare il vuoto di carattere regolatorio ad oggi presente.
Diritto all’ equità delle cure
Ogni persona ha diritto che la salute sia garantita in modo equo su tutto il territorio
nazionale. L’accesso a prestazioni diagnostiche innovative e alle terapie mirate,
valutato secondo criteri di appropriatezza, deve essere garantito
indipendentemente da considerazioni di carattere territoriale ed economico così da
assicurare che ogni paziente abbia le stesse opportunità di cura.
In Italia sussistono forti difformità territoriali che nel tempo hanno portato e stanno
tutt’oggi sviluppando grosse disuguaglianze tra cittadini nella fruizione di
prestazioni e servizi accessibili e di qualità. Ad oggi solo alcune regioni garantiscono
l’erogazione dei test NGS. Altre regioni, non avendo previsto l’inserimento dei test
nei LEA regionali, sono portate a privilegiare l’utilizzo di metodiche di analisi
molecolare tradizionali e meno efficaci. I pazienti di queste regioni pertanto non
possono usufruirne o devono spostarsi in regioni dove sono erogate, previa
autorizzazione da parte della propria ASL. Di conseguenza anche l’accesso a terapie
mirate risulta in parte compromesso. Le considerazioni di carattere puramente
economico, le difformità e le inerzie organizzative dei territori non devono
rappresentare un ostacolo alle cure.
Diritto alla qualità della vita
Ogni persona ha diritto ad avere terapie che limitino il più possibile gli eventi avversi,
contribuendo così a migliorare la sua qualità della vita e quella delle persone che lo
assistono. Ha diritto ad accedere dunque a terapie il più possibile personalizzate. Ha
diritto ad essere rispettato, ascoltato e a ricevere informazioni utili sulla terapia in
corso in una costante ed efficace comunicazione medico-paziente, improntata su
una collaborazione reciproca nella definizione del miglior percorso terapeutico. Il
paziente deve essere orientato da parte del clinico sull’alimentazione e sullo stile di
vita sano da adottare (riposo, esercizio fisico, benessere psicofisico) al fine di
prevenire e contenere gli eventi avversi. Deve essere informato precisamente sui
diversi possibili eventi avversi e deve ottenere un intervento tempestivo qualora
questi si presentassero. Il paziente ha il compito di assicurare una comunicazione
tempestiva ai medici che lo hanno in cura, dell’insorgere di eventuali eventi avversi.
Nel percorso della cura oncologica, è necessario avere un’attenzione particolare
riguardo alla qualità di vita del singolo paziente, ponendo al centro non solo la cura
del tumore ma il paziente, il suo benessere psicofisico ed il benessere di coloro che
lo assistono. Le terapie oncologiche determinano infatti molto spesso rilevanti
cambiamenti nella vita del paziente. Gli eventi avversi delle terapie (tossicità)
possono in alcuni casi essere tali da rendere impossibile la loro prosecuzione. Per
questo è fondamentale riuscire a prevenirli, riconoscerli e trattarli tempestivamente. L’utilizzo di terapie mirate, calibrate sul singolo paziente hanno il
vantaggio di evitare terapie potenzialmente inutili e limitare, di conseguenza, anche
gli eventi avversi ad esse correlate
Diritto all’ informazione e orientamento
Diritto Ogni persona ha diritto ad essere informata in modo semplice, chiaro e
completo rispetto alla propria patologia, alle ripercussioni sulla qualità della vita, al
trattamento sanitario cui è sottoposto o a cui dovrà sottoporsi. Deve essere messo
al corrente delle opportunità di diagnosi e cura che sono a disposizione per la sua
patologia, anche se disponibili presso altre strutture sanitarie, diverse da quelle
presso cui è in cura, ed essere messo quindi nella condizione di potervi accedere.
L’informazione chiara, completa e fruibile garantisce maggiore adesione alle cure
da parte dei pazienti, favorisce l’empowerment, mette in condizione quindi il
paziente di partecipare attivamente alle cure e alla scelta delle opzioni
terapeutiche. Al fine di garantire un approccio al paziente davvero “personalizzato“,
il ruolo dei medici è anche quello di orientare il paziente sulle
tecniche diagnostiche e terapeutiche disponibili per la sua specifica condizione. È
parimenti fondamentale il ruolo del paziente nella completa collaborazione con i
medici nel seguire la terapia e condividere informazioni su terapie già in corso, stili
di vita, patologie concomitanti, dubbi, paure ecc. Una comunicazione efficace ed
empatica tra il medico e il paziente e i familiari è ritenuta ormai parte fondamentale
e imprescindibile del percorso di cura della malattia.
Diritto alla tempestività delle cure
Ogni persona ha diritto a ricevere nel più breve tempo possibile una diagnosi precisa
e un accesso alle cure tempestivo usufruendo, laddove necessario, di tecnologie
diagnostiche innovative senza limitazioni o ritardi determinati da disfunzioni
organizzative, burocrazia, liste d’attesa e considerazioni di tipo economico che ne
limitano l’accesso.
La tempestività nella diagnosi e nell’avvio delle terapie in oncologia rappresenta
forse l’obbiettivo primario da assicurare, capace di garantire, più di ogni cura, il
miglior risultato in termini di guarigione. L’esistenza di tecniche di analisi
molecolare in grado di prevedere e diagnosticare in tempi celeri ed in modo preciso
la presenza e la tipologia di tumore è la sfida da affrontare. La tecnologia di
sequenziamento genico (NGS) consente l’analisi di una grande quantità di geni in
poco tempo e ciò consente quindi di ottenere risultati e referti in tempi rapidi a
beneficio dell’avvio della terapia.