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CODACONS SOCIAL SPONSOR ANNO 2 NUMERO 4 2021
Parrocchia S. Eustachio, via Quintino Di Vona, Pastena-Salerno Centralino: 089 334484 redazione@parrocchiasanteustachio.it Anno 2 – Numero 4 Lu glio 20 21
Annunciare, celebrare… pag. 2
Crocifisso ritrovato pag. 3
Centro vaccinale pag.10
Attualità pag.13
In un imprecisato pomerig-
gio del mese di aprile scesi in
chiesa per il consueto rito del
caffè pomeridiano in compa-
gnia di don Nello e dell’im-
mancabile Rosario. Con
grande stupore quel pome-
riggio trovai sulla scrivania
un malridotto crocifisso in
cartapesta, databile entro la
prima metà del XIX secolo.
“Questo da dove salta
fuori?”, chiesi spontanea-
mente, e don Nello, con la
consueta pazienza e preci-
sione, mi spiegò che era cu-
stodito nella chiesa in la-
miera che per anni aveva
ospitato la comunità di
sant’Eustachio in mancanza
degli attuali spazi.
a pag. 3
Da circa un anno abbiamo
avuto il piacere di accogliere
nella nostra parrocchia il
nuovo vicario parrocchiale
don Roberto De Angelis, un
ragazzone solo apparente-
mente schivo ma dal cuore
tenero e di grandi doti
umane e spirituali, esperto di
mariologia e arte presepiale.
a pag. 5
Tre direttrici che tutte le
parrocchie del mondo se-
guono; anche la nostra co-
munità, in questo anno
colmo di difficoltà e di ri-
strettezze, ha lavorato
senza sosta per non far
mancare l’ossigeno per re-
spirare la fede.
I contraccolpi del tempo
si sono sentiti, ma la co-
munità, al di là delle en-
demiche difficoltà, ha ri-
sposto bene, partecipando
alle mille iniziative che
sono state svolte, dalle
adorazioni settimanali
alle catechesi bibliche e
mariane, dalle dirette on
line, alle celebrazioni eu-
caristiche, dai momenti di
solidarietà alle lectiones
Divinae.
a pag. 2
I have a dream! Sembrerebbe
una frase d’altri tempi, ep-
pure questa volta la pos-
siamo declinare nella vita del
Rotary club Duomo. La
creazione di un centro vacci-
nale, esigenza terribilmente
urgente per il bene comune.
Una scelta che nasce dalla fi-
losofia che il Rotary club
vuole vivere, infatti il motto
che ispira tutte le loro azioni
è Laetari servientes amoris est.
a pag. 1 0 2
Tre direttrici che tutte le parrocchie del mondo seguono; anche la nostra
comunità, in questo anno colmo di difficoltà e di ristrettezze, ha lavorato
senza sosta per non far mancare l’ossigeno per respirare la fede.
I contraccolpi del tempo si sono sentiti, ma la comunità, al di là delle ende-
miche difficoltà, ha risposto bene, partecipando alle mille iniziative che sono
state svolte, dalle adorazioni settimanali alle catechesi bibliche e mariane,
dalle dirette on line, alle celebrazioni eucaristiche, dai momenti di solida-
rietà alle lectiones Divinae.
Un grazie vivo e di cuore a tutti e a ciascuno per non aver lesinato tempo e
impegno. Spero che con mille sfumature diverse tutti siano cresciuti come
persone, come credenti, come comunità.
La parrocchia non è una fabbrica, ove bisogna svolgere la propria attività e
i sacerdoti non sono capo operai, ma è e resta comunità di credenti che an-
nunciano, celebrano e servono, così come con fatica si è tentato quest’anno
di fare. Tutte e tre le dimensioni devono camminare insieme e presuppon-
gono un impegno personale imprescindibile sul fronte della partecipazione
alla catechesi, alla vita liturgica, alla carità.
La responsabilità del “maturare per la vita” impone di ingoiare bocconi
amari, di fare anche ciò che non piace, di sopportare ciò che non si vuole,
di condividere anche quando si è stanchi, oppressi e infastiditi.
Ora è tempo estivo, ma non il tempo dell’indolenza, pertanto si sta già pen-
sando a una rassegna teatrale che offra ai tanti di trascorrere qualche ora
all’insegna della cultura e del rilassamento. Sì, i credenti non vanno in va-
canza e continuano anche nella stagione estiva ad annunciare, celebrare e
servire.
A nome mio, di don Roberto e del diacono Peppe,
grazie a tutti di cuore.
di don Nello Senatore
In un imprecisato pomeriggio del mese di aprile scesi
in chiesa per il consueto rito del caffè pomeridiano in
compagnia di don Nello e dell’immancabile Rosario.
Con grande stupore quel pomeriggio trovai sulla scri-
vania un malridotto crocifisso in cartapesta, databile
entro la prima metà del XIX secolo.
“Questo da dove salta fuori?”, chiesi spontanea-
mente, e don Nello, con la consueta pazienza e preci-
sione, mi spiegò che era custodito nella chiesa in la-
miera che per anni aveva ospitato la comunità di
sant’Eustachio in mancanza degli attuali spazi.
Il crocifisso era in un pessimo stato di conservazione:
erano presenti ridipinture e stuccature effettuate in un
precedente restauro, uno strato di vernice gialla rico-
priva l’intero corpo di Gesù, vi erano delle crepe
molto ampie sulle gambe e sui piedi, sull’unica mano
superstite vi erano vistosi segni di cedimento e all’al-
tezza delle braccia vi erano delle fratture molto pro-
fonde.
Tra i compiti di una Comunità parrocchiale vi è anche
quello di custodire, preservare e valorizzare il patri-
monio artistico ricevuto in eredità. Esso è espressione
della fede e della devozione del popolo santo di Dio.
Questo è il motivo che ci ha spinti a non rimandare il
restauro. Confidando nella Provvidenza e nella gene-
rosità dei parrocchiani abbiamo affidato il delicato
compito a un addetto del settore che ha riportato il
Cristo crocifisso al suo antico splendore.
di don Roberto De An gelis 4
“Essere” o “apparire”?
“Cristo è sempre presente nella sua
Chiesa, e in modo speciale nelle
azioni liturgiche. È presente nel sa-
crificio della messa, È presente con
la sua virtù nei sacramenti, al punto
che quando uno battezza è Cristo
stesso che battezza. È presente nella
sua parola, giacché è lui che parla
quando nella Chiesa si legge la sacra
Scrittura. È presente infine quando
la Chiesa prega e loda, lui che h
a
promesso: «Dove sono due o tre riu-
niti nel mio nome, là sono io, in
mezzo a loro» (Mt 18,20)”. (SC 7)
Questo periodo buio in cui sono
mancate opportunità notevoli pro-
babilmente date per scontate, ci si è
interrogati su ciò che è essenza e non
apparenza, su ciò che giova o che
danneggia, sull’essere caritatevoli o
egoisti e così via. Ecco che il ruolo
ed il metodo di procedere del gruppo
liturgico assume la sua vera e pro-
fonda connotazione: annunzio, li-
turgia e pastorale, azioni a tre tappe
successive ma strettamente concate-
nate. Di qui, la necessità di iniziare
con la conoscenza corretta e ogget-
tiva della Parola di Dio, ascoltan-
dola con umiltà e docilità attraverso
le numerose catechesi bibliche te-
nute dai sacerdoti con cognizione e
costanza. Durante i periodi forti, la
formazione è stata accompagnata
dai “martedì della Parola”, mo-
menti di riflessione ed approfondi-
mento anche personale così da arri-
vare ben più consapevoli e preparati
ai grandi eventi liturgici che stavano
per compiersi. Il cammino pastorale
si è nutrito, inoltre, delle settimanali
adorazioni eucaristiche che, adot-
tando il tema previsto dal mese in
corso, hanno richiamato l’atten-
zione di ciascuno.
Un anno pastorale molto intenso,
tutt’altro che immobile come la con-
tingenza richiedeva ma ricco ed ar-
ricchito di continue sollecitazioni
a
cui la comunità ha risposto in ma-
niera massiccia, costante e crescente
dimostrando in tal modo di vole
r
crescere oltre che nell’amore di Cri-
sto, nella consapevolezza che il van-
gelo è vita.
gruppo liturgico
Ore di adorazione: 24.
Catechesi biblica: 7 incontri sugli “Atti degli Apostoli”.
Martedì della Parola: 14 incontri distribuiti tra Quaresima, Avvento
e maggio.
3 Giorni di preghiera per la dipartita di don Alfonso Santamaria.
Via Crucis: 5.
Via Lucis: 1.
Liturgia penitenziale: 2 (in Avvento e in Quaresima).
3 Giorni di preparazione al convegno pastorale e 2 giorni di convegno.
Ottavario di preghiera per i defunti.
Durante il tempo di Avvento e Quaresima celebrazione delle Lodi
giornaliere in modo comunitario on line.
Ritiro di Avvento e Quaresima.
Festa dei nonni, festa della famiglia, festa dei papà e delle mamme.
Battesimo del Signore: giornata del ricordo del nostro Battesimo.
Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
Giornata della Parola, giornata della Vita, giornata del Malato.
Veglia di Natale, Triduo Pasquale, veglia di Pasqua,
veglia di Pentecoste.
Catechesi per prima confessione con celebrazione della “Festa del
Perdono” e per prima comunione con 6 turni di celebrazioni.
Consiglio pastorale, on line e in presenza: 6.
Lanciamo uno sguardo all’ anno pastorale
dal 4 settembre 2020 al 27 giugno 2021
Dai bambini la speranza
per un futuro migliore
Misericordioso e, con l’aiuto dei video abbiamo cer-
cato di spiegare i vari momenti della Messa, vero sa-
crificio di Cristo. La festa del perdono ha visto prota-
gonisti trenta bambini visibilmente emozionati e cu-
riosi di avvicinarsi al sacramento della riconcilia-
zione. Il giorno in cui il primo gruppo di bambini ha
ricevuto Gesù Eucarestia è stato un giorno di festa
non solo per loro ma per tutta la parrocchia!
In modo particolare ringraziamo i bambini stessi che
ci hanno fatto partecipi delle loro emozioni e che con
la loro energia e voglia di vivere ci infondono spe-
ranza e positività.
gruppo catechist i
Dopo un lungo periodo di chiusura noi catechisti ab-
biamo ripreso i contatti con i bambini e le loro fami-
glie. La preparazione ai sacramenti di Iniziazione Cri-
stiana si è svolta in osservanza delle regole anti-covid.
È stato un momento tanto atteso da noi tutti, famiglie,
ragazzi, catechiste e sacerdoti perché rinviato più
volte. Gli incontri si sono svolti in parte nel giardino
antistante la chiesa e in parte nel salone del teatro con
le dovute distanze e mascherine. Attraverso otto mo-
menti di catechesi programmati con don Roberto, ab-
biamo riflettuto insieme sui sacramenti della Confes-
sione e della Comunione presentando Dio Padre
Da circa un anno abbiamo avuto il piacere di acco-
gliere nella nostra parrocchia il nuovo vicario parroc-
chiale don Roberto De Angelis, un ragazzone solo ap-
parentemente schivo ma dal cuore tenero e di grandi
doti umane e spirituali, esperto di mariologia e arte
presepiale. Sempre pronto ad ascoltare ognuno di noi,
nasce in una famiglia composta da cinque figli maschi
e fortemente cattolica. Infatti è proprio all’interno di
essa che comincia a maturare il suo desiderio di do-
narsi agli altri e a coltivare quei valori cristiani che lo
porteranno, insieme ai suoi due fratelli gemelli, ad es-
sere ordinato sacerdote il 28 giugno 2019 nella Solen-
nità del Sacratissimo Cuore di Gesù da S.E. Mons.
Luigi Moretti. Abituato fina da piccolo a frequentare
la parrocchia, dapprima come araldino e poi come
animatore e catechista di gruppi oratoriali, ha avuto
come punto di riferimento la figura di don Emma-
nuel, che in maniera “provvidenziale” lo ha aiutato a
crescere spiritualmente e a comprendere l’intensità
della sua vocazione. La strada non sempre però è
stata in discesa, diversi sono stati i momenti di discer-
nimento, sia durante un lungo periodo di fidanza-
mento ma soprattutto durante la seconda fase degli
studi universitari. Il 2010 è l’anno della svolta: decide
di dire il suo Sì al Signore frequentando dapprima pe
r
due anni la facoltà di teologia a Napoli ed entrando
poi in seminario nel 2012. Con l’ordinazione al dia-
conato il 12 settembre 2018, giorno della memoria del
nome di Maria, stava per compiersi ormai il disegno
che il Signore aveva preparato per lui.
In occasione del secondo anniversario di sacerdozio,
il 29 giugno, con la celebrazione eucaristica delle ore
19.00, la comunità parrocchiale si è stretta intorno a
lui, formulandogli i più cari auguri.
Ad maiora e buon cammino don Roberto!
Liliana Talento
Piacere, sono don Roberto! 6
celebrazione festiva delle
ore 10:00.
Un anno, nonostante le ri-
strettezze, proficuo e la
prova di quanto detto è
l’aumento del numero dei
ragazzi che si dedicano a
questo servizio a favore
della comunità e dei pre-
sbiteri. Anche i ministranti
adulti hanno, come sem-
pre, svolto con dedizione il
loro impegno in modo
giornaliero.
Preme ringraziare anche i
ministri straordinari della
comunione, che hanno of-
ferto il loro servizio in
modo encomiabile. Un
grazie di cuore anche alle
care mamme che hanno
con fedeltà accompagnato
i bambini ai vari incontri.
Le parole possono essere
cambiate ma una verità ri-
mane sempre intatta: a ser-
vizio di Gesù e della
Chiesa, sempre. Sì, in que-
sti mesi abbiamo tentato di
spiegare attraverso riu-
nioni e incontri questo fon-
damentale concetto. Tutti
sono stati attenti e vigili,
hanno partecipato con at-
tenzione e assiduità agli in-
contri formativi e inoltre
hanno studiato su un testo
che abbiamo fornito.
Con l’aiuto di don Roberto
abbiamo perfezionato gli
atteggiamenti da assumere
durante le celebrazioni,
spiegandone i motivi e il
senso. La partecipazione
alla Santa Messa è stata
puntuale e lo stuolo dei
bambini è stato consistente
particolarmente alla
Chierichetto o ministrante?
L’audacia della Speranza
rispettare, ascoltare, sentire, es-
serci, dare tempo, sentirsi respon-
sabili, agire con delicatezza, mo-
strare comprensione, procurare
all’altro ciò di cui ha necessità,
dare conforto, condividere, avere
coraggio.
In questi mesi di "vacanza", cer-
cheremo di mettere assieme ciò
che abbiamo colto in questo pe-
riodo difficile, con l'auspicio di
crescere per formare una AC più
forte e partecipata.
Gli associati di Azione Cattolica
Quest’ultimo, più di ogni altro
anno associativo, verrà ricordato
da noi associati come un anno
particolare in quanto il covid ci ha
impedito di riunirci con costanza.
Nonostante ciò, dopo la festa
dell’Adesione e la partecipazione
alle varie attività parrocchiali, il
nostro impegno è stato profuso
nel valorizzare il "Mese dell
a
pace", consueto appuntamento di
AC, culminato nell'ora di Adora-
zione, durante la quale, alla pre-
senza di Gesù Eucarestia, ab-
biamo ribadito il nostro essere im-
pegnati in AC quali "artigiani di
Pace”.
Essere costruttori di pace, in que-
sto momento, significa fare nostra
quella audacia della speranza che
ci fa andare oltre, aprendo ilnostro cuore ai bisogni dei fratelli.
Come sottolineato da Papa Fran-
cesco “sarà un buon anno se ci
prenderemo cura degli altri”. La
cura è prestare attenzione,
L’ultimo incontro si è svolto finalmente in presenza, arricchito
dalla partecipazione di don Nello che ha cercato, con successo,
di fare un piccolo bilancio del cammino effettuato. La risposta
del gruppo è stata positiva, evidenziando come quella che po-
teva apparire una criticità (il voler aprire il gruppo a nuove cop-
pie) si sia invece tramutata in una concreta possibilità di condi-
visione e di crescita personale.
Noi, responsabili di questo meraviglioso gruppo unitamente a
don Nello, desideriamo ringraziare pubblicamente coloro che
hanno dimostrato stima, rispetto, fiducia e affetto nei nostri
confronti, dando vita, grazie a un’empatia, una sintonia ed una
affinità elettiva, emotiva e relazionale sorprendente, ad un’al-
leanza educativa perfetta. Come non pensare che il progetto di-
vino regola tutti i nostri rapporti, gli incontri, la vita… allora,
grazie a tutti per questo bel giardino che abbiamo seminato in-
sieme, e aspettiamo di raccoglierne i frutti.
Tutto si avvia alla conclusione di questo
particolare anno pastorale che ha provato,
nonché sfidato, un po' tutti. Così, anche il
gruppone famiglia ha concluso il suo lungo
percorso svolto on line con appuntamenti
costanti tenutisi ogni sabato sera inclu-
dendo, con grande piacere, le coppie del
corso prematrimoniale permettendoci di ri-
cevere maggiori testimonianze e di avere un
campo di azione più ampio.
GRUPPO FAMIGLIA… PRESENTE!!!
L’ “armadio della provvidenza” in aiuto delle famiglie in difficoltà
fornito dal Banco Alimentare
Campania, cui pure va il nostro
sentito ringraziamento, e che, sem-
pre in sette mesi, ha elargito un to-
tale di 21 tonnellate di prodotti tra
pasta, riso, farina, olio di semi, for-
maggi, pelati, tonno, carne in sca-
tola, scatolame vario, marmellata,
biscotti frollini, biscotti per l’infan-
zia e omogeneizzati, nonché pro-
dotti surgelati di vario genere.
Caritas parrocchial e
dei fedeli della nostra parrocchi a
che, durante le “domeniche dell a
carità”, in sette mesi ci hanno per-
messo di raccogliere a novembre
210 kg di zucchero, a dicembre 200
litri di olio di semi, a gennaio 300
kg di pasta, a febbraio 150 confe-
zioni di detersivo, a marzo 180 kg
di pasta, ad aprile 190 litri di olio
di semi a e maggio 130 kg di zuc-
chero.
Tutti questi generi si sono aggiunti
a quanto periodicamente viene Una volta al mese presso i locali
Caritas della parrocchia si apre l’
“Armadio della Provvidenza”, os-
sia ha luogo la distribuzione dei
pacchi di viveri ai fratelli più biso-
gnosi che ne fanno richiesta.
Sono ormai circa 220 le famiglie
che vengono mensilmente presso i
nostri locali per ritirare i pacchi
loro destinati, preparati e distri-
buiti dai tanti amorevoli volontari.
Quest’anno abbiamo potuto con-
tare anche sulla grande generosità 8
“Che bello!” Molti hanno così escla-
mato alla vista della nuova predisposizione
del presbiterio della nostra ampia chiesa di
sant’Eustachio. Se ci fermassimo ad una
valutazione esterna sarebbe parva materia,
dobbiamo obbligatoriamente andare oltre.
Siamo convinti che l’estetica abbia un peso
specifico, ma non basta. Noi credenti pun-
tiamo anche sulle motivazioni, sul com-
prendere quel famoso “perché”, che dà
senso a tutto. I lavori effettuati non solo
vanno a colmare un vuoto, che il carissimo
don Alfonso conosceva bene, tanto è vero
che insieme con lui concordammo questa
operazione, ossia avere una sedia presiden-
ziale stabile e possente.
Oltre a questo vuoto d’origine c’era bisogno
di esprimere con evidenza certa i due pila-
stri della Chiesa: la Parola di Dio e l’Euca-
ristia. Infatti, ad un lato troviamo l’ambone
con tre gradini e dall’altro, in modo specu-
lare, l’Eucarestia. Inoltre, abbiamo rifatto
un luogo ante sacrestia e una porta che per-
mette di entrare e uscire dalla chiesa di-
nanzi all’altare per il dovuto inchino. Sono
stati tolti tutti i pannelli in plastica e rifatto
il “luogo” del Battistero che, appena possi-
bile, sarà arricchito di un’opera scultoria
realizzata da una nota artista salernitana, fi-
glia d’arte, Maria Grazia Cappetti. Un la-
voro mastodontico per studio e impegno,
per progettazione e realizzazione, curati
con maniacale competenza e con gentile at-
tenzione dall’architetto Paolo Calderaro.
Tutto è stato possibile, perché la comunità
parrocchiale, con grande generosità, ha ri-
sposto e ha offerto la propria goccia con
grande sacrificio, un impegno duraturo che
coinvolgerà le famiglie che hanno scelto di
donare.
A questo devo aggiungere la continua di-
sponibilità delle “pie” donne della parroc-
chia che, senza stancarsi, senza sbuffare,
senza brontolare hanno dato il loro contri-
buto per rendere la chiesa sempre splen-
dente; infatti in modo giornaliero si sono ri-
trovate oramai già da qualche mese a ripu-
lire la chiesa dalla polvere dei lavori.
Un grazie a tutti per aver compreso che la
chiesa è la nostra casa comune, dove di-
mora il nostro Dio vero, reale e sostanziale
e dobbiamo lasciarla a chi verrà dopo di noi
sem
pre più bella ed efficiente.
Adeguamento liturgico del presbiterio
10
I have a dream! Sembrerebbe una frase d’altri tempi, eppure
questa volta la possiamo declinare nella vita del Rotary club Duomo.
La creazione di un centro vaccinale, esigenza terribilmente urgente
per il bene comune. Una scelta che nasce dalla filosofia che il Rotary
club vuole vivere, infatti il motto che ispira tutte le loro azioni è Lae-
tari servientes amoris est. Il sogno è realtà. Il Centro vaccinale inaugu-
rato alla presenza della autorità civili, militari e religiose va a gonfie
vele e questa volta i numeri freddi acquistano una tonalità calda e
incoraggiante. In pochi giorni si sono raggiunte quote notevoli di vac-
cinati. Mete straordinarie per un territorio con mille difficoltà. Il cen-
tro vaccinale nei locali ubicati nella chiesa di Sant’Eustachio in Pa-
stena è una realtà ormai conosciuta. Un grazie va all’intera comunità
parrocchiale che con grande generosità ha scelto di far prevalere il
bene comune non solo del rione ma dell’intera città di Salerno.
“Siamo grati a don Nello e all’intera comunità parrocchiale per ave
r
dato prova di disponibilità e generosità” ha commentato il presidente
del Rotary avv. Alberto Cerracchio. “Il mix è diventato fulgido con
l’entrata indispensabile del Asl di Salerno. Motivo di gaudio per avere
incontrato operatori straordinari pronti al sacrificio e volti a spendersi
per il bene comune” così Enzo Fiocco del Rotary si espresso per rin-
graziare anche gli operatori sanitari. Insomma in un grado desolante
di indolenza, questa realtà diventa contro corrente non solo per la
competenza, ma anche per l’estrema disponibilità. Il centro è stato
intitolato a don Alfonso Santamaria e a Pietro Fiocco.
È inutile dire che la rete che si è venuta a creare diventa un orgoglio
per i rotariani, e particolarmente per Franco Dente che si è speso pe
r
offrire il suo contributo di idee e fattivo, perché hanno visto, ancora
una volta, ripagato con affetto e impegno un lavoro che si è snodato
nei secoli.
Intanto anche nella stagione estiva continua l’impegno di uomini e
donne, uniti sotto un’unica bandiera: quella dell’amore verso gli altri.
Centro vaccinale rotariano
QUINTINO DI VONA
Buccino (SA) 30 novembre 1894, Inzago (MI) 8 settembre 1944
E’ stato insegnante antifascista, partigiano, latinista e traduttore di opere di autori germanici.
Pagò con la sua vita l’intensa attività antifascista che svolse durante la resistenza.
BIOGRAFIA
Di Vona nacque il 30 novembre 1894 in una modesta casa di Buccino (SA). Il padre, stimato lavoratore, pe r
mantenere la sua famiglia, fu costretto ad emigrare negli Stati Uniti dove trovò lavoro presso un opificio mo-
strando da subito tutte le sue capacità tanto da essere nominato, dal responsabile aziendale, suo consigliere.
Mensilmente mandava una discreta somma alla sua lontana famiglia che da quel momento non visse più nella
ristrettezza.
Quintino, da piccolo, fu di natura cagionevole tanto che la mamma gli aveva proposto di imparare il mestiere
di sarto. Ma Quintino era troppo bravo a scuola per intraprendere la via dell’apprendista sarto. Finite le scuole
elementari fu mandato al “Ginnasio Inferiore” (le future scuole medie) presso il collegio Settembrini di Salerno,
quindi frequentò il Ginnasio-Liceo Torquato Tasso, sempre a Salerno, dove si diplomò.
Il direttore del Collegio Settembrini era l’illustre letterato e poeta Giovanni Lanzalone che lo educò con paterno
affetto consigliandogli, notata la predisposizione agli studi classici, di laurearsi in lettere cosa che avvenne nel
1921 dopo la guerra.
Nel 1917 partì per il fronte e nel settembre dello stesso anno fu ferito alla testa gravemente mentre, in prossimità
di Gorizia tentava, con il suo plotone, di cui era ufficiale, di respingere un assalto dell’esercito austro-ungarico.
Per questa azione fu insignito della medaglia d’argento al valore militare. A tal proposito ricordava la moglie
che il proiettile, colpendolo in pieno volto, gli si era penetrato nella bocca dilaniadogli la lingua e la mascella
prima di uscire dal collo. Per la qual cosa subì operazioni chirurgiche dolorosissime presso gli ospedali di Bue-
sch, Udine, Milano, Roma e Napoli.
L’onorificenza conquistata gli permise di insegnare senza aver l’obbligo di tesserarsi al Partito Nazionale Fasci-
sta. Nel 1921 si iscrive clandestinamente al Partito Comunista italiano.
Conseguenza per sue idee contrarie al partito fascista fu il trasferimento al Ginnasio inferiore per paura che la
sua ascendenza sui suoi giovani liceali facesse proselitismo nefasto. Ai suoi giovani - su tutti Enzo Capitano
morto il 9 maggio 1945 a Mauthausen- trasmetteva i valori di libertà e uguaglianza tra gli uomini e di questi
valori “sostanziò” la propria scelta di vita.
Intanto la cultura parlava di lui. Al “Convegno Nazionale Per l’Insegnamento del Latino” fu invitato con il
collega Malaboti e fu il solo a presentarsi con la camicia bianca e non con la nera d’ordinanza. In altre parole
si ostentavano i simboli del Regime, come erano le camicie nere, per non incorrere nei richiami delle autorità
fasciste. A livello popolare, infatti, l’acronimo del P. N. F. (Partito Nazionale Fascista) venne spesso letto e
praticato secondo l’emblematica interpretazione “Per Necessità Familiare”, vizio italico che Flaiano stigma-
tizzò più tardi con l’espressione icastica “Tengo Famiglia”.
Ciò spiega la pavidità generalizzata dei dipendenti di qualsivoglia ministero a fronte dei pochi che, con schiena
diritta, testimoniavano per se stessi e per quella umanità silenziosa e impaurita. Con l’articolo su Quintino Di Vona diamo inizio, a beneficio di piccoli e grandi, ad
una serie di brevi biografie su personaggi che, per i loro meriti, danno il nome alle
vie della nostra parrocchia.
La connotazione storico-politica della toponomastica del quartiere passa, quindi, an-
che dalla conoscenza delle figure storiche che ne tracciano i percorsi viari. Dietro
ogni nome, infatti, ci sono vite (come nel nostro caso) spese per il bene comune es-
sendo state spezzate dall’arroganza del potere ideologico.
A noi il compito di dare senso ad una segnaletica semplice quanto opportunamente
scarna nei suoi riferimenti storiografici; esso, pertanto, si snoderà attraverso piccole
biografie che, facendosi memoria, possano delineare la nostra sensibilità storica.
Parliamo di una storia come “TOLEDOT”, termine ebraico che ricorda il passaggio
del “ricordo di generazione in generazione”
Al viandante la conoscenza, alla storia il giudizio.
Sant’Eustachio: la toponomastica 12
La cultura è informazione. La cultura è formazione. La cultura è
assumere comportamenti autentici. Un tridente che ha animato gli incontri
snodati durante l’anno, permettendo ai tanti di riflettere su tematiche
spesso liquidate velocemente con luoghi comuni.
Tutti gli incontri si sono svolti on line. Il primo, organizzato nel mese di
gennaio, in occasione della giornata della memoria, poi il giorno del ri-
cordo. Abbiamo proseguito mettendo a tema la donna, l’alcolismo e le di-
pendenze. Appuntamenti utili per poter conoscere aspetti ignoti e riflettere.
Inoltre, sono stati forniti a chi ne ha fatto richiesta punti di riferimento im-
portanti. Un vivo grazie a tutte le associazioni che abbiamo incontrato per
il competente contributo donato.
Questi momenti culturali hanno contribuito a rafforzare quel concetto au-
reo in virtù del quale la comunità dei credenti è a servizio dell’umanità e
particolarmente di chi vive il disagio; ogni dipendenza è una catena che
schiavizza e non fa emergere il Regno nuovo che Gesù è venuto a inaugu-
rare, come ci ricorda l’evangelista san Luca:
Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,
per proclamare ai prigionieri la liberazion e
e ai ciechi la vista;
per rimettere in libertà gli oppressi,
e predicare un anno di grazia del Signore (Lc 4,18-19).
Antonella Rotondo
Cultura è…
LA MORTE
Dopo l’armistizio del 1943, la sua abitazione fu centro di
aggregazione antifascista e luogo dove si scrivevano e pub-
blicavano volantini, luogo di ospitalità per ebrei in fuga,
luogo di raccolta di materiale (cibo, armi, soldi, etc) occor-
rente alla Resistenza. Ovviamente questa attività non passò
inosservata e il 7 settembre 1944, di primo mattino, un
gruppo militare della Brigata Nera di Monza, a seguito di
una delazione, lo catturò portandolo in caserma con
l’obiettivo di conoscere nomi e strategie di quella “perico-
losa” associazione clandestina. Sebbene fosse torturato, Di
Vona mai fece cenno all’ attività antifascista che operav
a
all’interno della sua scuola.
Dopo cinque ore di interminabile e doloroso interrogatorio
fu caricato su un camion e portato sulla piazza principale
della cittadina di Inzago e qui, sotto il comando di un sot-
tufficiale della Schutzestaffel, fu fucilato da un gruppo di
giovanissimi repubblichini in camicia nera.
Il suo corpo venne lasciato sulla piazza fino al mattino suc-
cessivo. In quella stessa piazza oggi si può leggere sulla la-
pide, messa dalla cittadinanza e dal C.L.N. questo epitaffio
in suo onore che si conclude in modo solenne
“A VERGOGNA DEI PROFITTATORI
A CONFORTO DEI BUONI
A PERENNE ESEMPIO DEI POSTERI”.
LI’ 7 SETTEMBRE 1954”
Paolo Marian i
ATTIVITA’ PARTIGIANA
Per le sue idee si trovò presto con l’essere atten-
zionato dalle autorità scolastiche. Il Provveditore
agli studi mandò al preside Modugno del Ginna-
sio Carducci, una richiesta di maggiore controllo
e sorveglianza.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 Milano
passò sotto il controllo tedesco, da quel momento
Di Vona iniziò una intensa attività anti repubbli-
cana formando, all’interno della sua scuola, con
molti suoi colleghi, un Comitato di Liberazione
Nazionale. Con Ivanoe Bonomi, sempre nel
1943, fondò il giornale “La Ricostruzione, Or-
gano del Fronte Unico di Libertà”. Pubblicò a sue
spese “Lo Stato Operaio. Nel 1944 iniziò la sua
collaborazione editoriale con il quotidiano “Ri-
sorgimento Liberale”.
Gli scritti di Quintino Di Vona sono tutti impron-
tati ad affermare la coincidenza tra libertà del po-
polo con la libertà della terra di questo popolo.
Le lotte a fianco dei contadini di Buccino eviden-
ziavano già l’ideale di giustizia sociale che egli
auspicava negli scritti dell’ultima ora. Amava la
sua terra ma amava anche la sua Patria per la
quale sognava emancipazione economica, so-
ciale e culturale.
Finalmente si riparte! Tra tante difficoltà, tecniche e non, la rassegna teatrale del teatro all’aperto
“Annabella Schiavone” prende forma e offre anche quest’anno un cartellone di tutto rispetto.
La rassegna, giunta alla seconda edizione, si articolerà mettendo in scena quattro serate di teatro ed il galà finale
che vedrà sfilare sul palcoscenico una carrellata di artisti, un po' come i fuochi di artificio che concludono
le serate importanti. Don Nello Senatore, promotore di tale iniziativa, insieme allo staff di cui si contorna,
ha ricevuto molteplici esortazioni riguardo alla ripresa non solo della rassegna, ma anche delle tante attività che
si svolgevano nel periodo pre covid. Così, rimboccandosi le maniche, e con tanta voglia di tornare alla “norma-
lità”, riprende vita il teatro all’aperto “Annabella Schiavone” presso la parrocchia di Sant’Eustachio Martire
in Pastena in Salerno!
Il primo spettacolo si è tenuto sabato 10 luglio alle ore 20:30.
Il noto Gaetano Stella, nostro direttore artistico, ci delizierà con serate gradevoli e divertenti e, lasciatecelo dire,
abbiamo proprio bisogno di tali iniziative per accantonare questo buio periodo!
Allora, cosa aspettate, prenotate il vostro abbonamento e…
Buona rassegna a tutti! STELLE… SOTTO LE STELLE! 14
È doveroso ringraziare per la reciproca collaborazione che da tanti mesi accompagn a
le attività presso la “Parrocchia S. Eustachio” di Pastena Salerno.
La nostra comunità, nonostante le difficoltà del COVID, ha deciso di rimanere unita “virtualmente in pre-
senza”, attraverso la tecnologia!
Per proseguire le attività liturgiche e non a distanza, si è avviato un processo di trasformazione tecnolo-
gico da “Analogico” a “Digitale”.
Siamo passati dal semplice telefono al “Centralino Virtuale 3CX” con “Telecamere” adibite alla “Videosor-
veglianza” ed alle “Dirette in Streaming”, dalla regia audio con mixer alla regia con equalizzazione parame-
trica real-time delle fonti e diffusione “Dante Audio”.
Per mettere insieme tecnologie differenti abbiamo integrato l’uso di “Computers”, di “Codec a Bassa La-
tenza”, “Chroma Key”, “Wireless ax Mesh” e “Fibra ottica”.
Unendo esperienze d’ingegnerizzazione “Hardware” e “Software” è stato possibile ridurre i costi al minimo,
investendo principalmente sullo scambio d’idee tra le nostre risorse umane!
Grazie alla grande voglia di unirsi in quest’avventura umana e tecnologica, è stata offerta “formazione a di-
stanza gratuita” a sua volta ritrasmessa ad altre presone, così da diventare un veicolo comunicativo culturale,
ma soprattutto il pretesto per amplificare la componente umana!
Vogliamo piacevolmente ricordare:
Lezioni Bibliche, Gruppo Famiglia, gruppi WhatsApp, dirette Facebook, dirette televisive con reti locali,
“Gruppi Creativi”, la rubrica “Parliamone” con eventi storici raccontati in “pillole”, la “Toponomastica” dei
nostri luoghi, la regia audio-video con green screen.
I risultati sono stati merito di tutti coloro che hanno deciso di collaborare direttamente o godere semplicemente
dei servizi offerti e qui riportiamo una breve sintesi di risultati dopo un anno, ringraziandovi ancora una volta!
Gruppo Comunicazione
Facebook: 820 → 2208 LIKE
Followers: 2314
SITO: 50000 → 101943
Conferenze fino a 100 partecipanti
R ealtà in calaS Di o rama
Parliamo di diorami: cosa è, significato e principali tipi di diorama.
Il diorama è la riproduzione in scala di una scenografia che ricrea diverse ambientazioni:
habitat degli animali, momenti storici, scene di vita quotidiana, etc.
Il diorama non va confuso con il plastico. Diversamente da questo, infatti, utilizzato soprattutto in ambito ar-
chitettonico ed edilizio, il diorama, inizialmente, presupponeva la riproduzione della scenografia all'interno di
una "scatola" semi aperta dotata di un vetro per poterne ammirare il contenuto. Il termine diorama, infatti, ha
origini greche e significa "guardare attraverso".
Nel tempo, il diorama si è evoluto ed è stato utilizzato per scopi
scientifici ed espositivi e, allo stesso modo, anche il numero degli appassionati è cresciuto arrivando, oggi, ad
attribuire finalità didattiche e scientifiche.
Una delle più diffuse tipologie di diorama è quella dedicata alla riproduzione in scala di linee ferroviarie
con effetti sorprendenti per realismo e precisione (dai treni alle stazioni, dai binari agli scambi).
Tra i diorami ricordiamo il presepe che si configura come una delle rappresentazioni più antiche e suggestive.
La natività, essendo uno dei principali simboli religiosi nei paesi cattolici, viene riprodotta sempre più con do-
vizia di particolari e per questo, l'allestimento dei presepi è una usanza antica quanto consolidata, risultando un
ottimo esempio di arte diorami a per i suoi aspetti statici e dinamici.
La riproduzione della natività (in foto un mio lavoro) appassiona sempre più una vasta platea di artisti, piccoli
e grandi, e i risultati sono veramente strabilianti rinnovando tecniche e tradizioni antiche.
Buona Visione 16
Foto e modello che troverete in seguito sono un omaggio alla bella stagione.
Le foto, di alcuni dei miei modelli a tema estate, in formato digitale, le trovi online:
https://www.origamidauria.it/2021/06/27/foto-estive/
Il modello che vi lascio da piegare, ovviamente è sempre qualcosa di molto semplice;
è l’idolo moresco, un pesciolino che vive nei mari tropicali nelle barriere coralline,
quindi qualcosa che ci ricorda vacanze da favola.
Qui troverete il tutorial:
https://www.youtube.com/watch?vw49JrXY03ik&t6s
Per chi vuole usare “i diagrammi” (scelta consigliata) vi lascio prima la tabella dei simboli da consultare:
https://www.origamidauria.it/site2016/wp-content/uploads/2021/03/Tabella-simboli.pdf
e questi sono i diagrammi del “pesciolino”:
https://www.origamidauria.it/site2016/wp-content/uploads/2020/04/IdoloMoresco.pdf
Voglio ricordarvi che questi articoli servono soprattutto conoscitivi, appena possibile passeremo
alla fase due che sarà un vero corso di origami insieme.
Non demoralizzatevi se troverete delle difficoltà nel piegare i modelli che vi mostro o quelli che trovate sul web;
ricordatevi che in tutte le cose bisogna avere
pazienza e fiducia in se stessi , e se la passione non vi manca
col tempo diventerete dei bravi origamisti.
L’U n i v e r s o … ai raggi UV
Il cosmo è una fucina di spettacoli mozzafiato e l’essere umano ha la fortuna di poterne ammirare una
gran parte anche solo con i propri occhi, grazie alla nostra vista che funziona bene nell’ottico. Questa, così come
le altre, è solo una delle sezioni dello spettro elettromagnetico: le altre sono rappresentate dalle onde radio, dalle
microonde, dagli infrarossi, dagli ultravioletti, dai raggi X e dai potentissimi raggi gamma. E se vi dicessimo
che anche tutte queste bande che non percepiamo con gli occhi ci aiutano a comprendere i misteri dell’Universo?
Oggi ci soffermiamo in particolare sui raggi UV. Sicuramente li avrete sentiti tantissime volte in televisione e su
internet. Anzi, molto probabilmente, in questo momento starete leggendo il nostro articolo sotto l’ombrellone e
avrete appena finito di spalmarvi la crema solare la quale, appunto, protegge dai raggi UV del Sole. La radia-
zione ultravioletta non è solo un fenomeno da cui guardarci per evitare l’incidenza di malattie per la pelle: questa
particolare parte dello spettro elettromagnetico rappresenta un’importante fonte di informazioni sulle sorgenti
astrofisiche che la producono. In termini fisici, i raggi UV sono caratterizzati da una lunghezza d’onda che va
da 400 a 10 nanometri. Questi numeri vogliono dire che se immaginiamo un raggio ultravioletto come un’onda
che si propaga, la distanza tra una cresta e la successiva può andare da 10 fino a 400 miliardesimi di metro!
L’Aurora di Giove catturata in luce ultravioletta
Credit: NASA, ESA & John T. Clarke
(Univ. of Michigan)
https://sci.esa.int/web/hubble/-/25481-uncove-
ring-the-mysteries-of-jupiter-s-aurora La Galassia di Bode (M 81) vista ai raggi ultravioletti.
https://carlodellatorre.blog/2019/04/15/luniverso-agli-
ultravioletti-ii-parte/
In ambito astrofisico l’intervallo dei raggi UV permette di osservare le righe di risonanza, ovvero,
“l’impronta digitale” di particolari elementi chimici come il Ca II (calcio ionizzato). Inoltre, le stelle delle classi
O, B, A – le più calde che si conoscono – hanno una fortissima emissione negli ultravioletti e questi raggi
aiutano a ricostruire la struttura della fotosfera delle stelle, essendo questa la sezione più esterna delle stelle da
cui partono i raggi che arrivano fino a noi. Una doverosa informazione da fornire riguarda l’ubicazione dei
telescopi usati per rilevare i raggi UV. Dal momento che l’ozono presente nell’atmosfera assorbe gran parte
degli ultravioletti senza farli passare, per portare avanti questi studi è necessario che si utilizzino telescopi di
alta quota oppure, meglio, telescopi spaziali. Ad esempio, il telescopio Hubble è dotato di uno strumento che
gli permette di vedere persino in queste frequenze dello spettro, non soltanto nel visibile. Per gli spettacoli che i
l
cielo ci offre nell’ottico, vi aspettiamo come sempre alla Parrocchia Sant’Eustachio (Salerno) per goderci insieme il cielo estivo.
Per la restante frazione di raggi UV che riesce a passare nell’atmosfera, fate attenzione a non scottarvi!
A cura di Biagio De Simone
Centro Astronomico “Neil Armstrong”, Salerno 18
“Work in progress”
Ciao a tutti,
siamo Enzo e Pina,
coloro che cercheranno di farvi conoscere il disegno e, successivamente, il colore.
Prima di iniziare le lezioni nel prossimo autunno, pandemia e precauzioni permettendo, ci farebbe piacere che
ci conoscessimo di persona anche per mostrarvi il luogo dove avrà inizio il percorso delle attività progettate
(Sala Papa Giovanni XXIII, presso la Chiesa Nuova di S. Eustachio.
In questo periodo stiamo cercando di rendere fruibile la sala assegnataci onde trascorrere piacevolmente
le 2 ore settimanali ipotizzate per il disegno e dove saranno allocati e conservati i materiali didattici.
Il Progetto “Pittura” prevede la partecipazione di ragazzi e ragazze che frequentano la Scuola Media.
Ognuno di essi avrà a disposizione il materiale necessario allo svolgimento delle attività; esso sarà nominativo
e conservato, a cura dei responsabili, a fine incontri.
Prima di lasciarvi ringraziamo Don Nello e Don Roberto per la disponibilità accordataci.
Buona estate
da tutti Noi del Gruppo “Arte-
Pittura ”
“GRUPPI Creativi”
INVIATECI il FILMATO dell’IDEA
le migliori saranno pubblicate e premiate!
Non hai IDEE? Prendi qualche spunto
-Musica, Coro, Danza
-Teatro, Recitazione
-Poesie-Romanzi, Calligrafia, Scrittura Creativa
-ARTE: Disegno, Pittura, Diorama-Presepe, Origami-Kirigami
-Modellismo, Scienza in genere, Astronomia
-SPORT
-Cura delle Piante e del Territorio
-Riciclo PLASTICA
-Grafica-Giornalino, Cortometraggio (Cinema e Video Editing)
-Regia AUDIO, Video-Conferenze
-Cucina Creativa
“LE IDEE” non hanno ETÀ! realizzale da NOI
Parrocchia S. Eustachio, via Quintino Di Vona, Pastena-Salerno Centralino: 089 334484
www.parrocchiasanteustachio.it redazione@parrocchiasanteustachio.it
Peri
odico ad uso interno. Direttore editoriale: Nello Senatore.
La direzione di questo periodico offre esclusivamente un servizio di comunicazione, di contatto, non riceve tangenti sulle
contrattazioni, non effettua commercio ai sensi degli art. 1, 2, 3, 4 e 5 legge 633/72 e successive modifiche art. 87, 108 e
111 legge 917/1986. Gli aiuti economici e le collaborazioni sono offerti per il mantenimento della presente pubblicazione.
La redazione si riserva di accorciare gli articoli; quelli non pubblicati non vengono restituiti. La maggior parte delle foto di
questo giornale sono prese dall’archivio fotografico della parrocchia, prima delle disposizioni anti-Covid.
info@poligraficafusco.it
www.poligraficafusco.it
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089 33 04 92
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